Ca$h

2/5
Ecco l'Ocean's Eleven alla francese, con Jean Reno e Valeria Golino: godibile, ma troppo ingarbugliato

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FRANCIA 2008
Cash, un truffatore affascinante e coraggioso, ha incontrato la ragazza dei suoi sogni ma deve riuscire ad entrare nelle grazie del futuro suocero per poterla sposare. Nel frattempo, suo fratello viene ucciso nel corso di una rapina e Cash decide di vendicarlo seguendo il suo stile chic ed elegante, senza spargimento di sangue, mettendo in atto la più grande truffa mai organizzata. Il buon esito dell'operazione sarà tuttavia messo a rischio da una tenace ispettrice dell'Europol che si è messa sulle tracce dell'organizzazione capeggiata da Cash.
SCHEDA FILM

Regia: Eric Besnard

Attori: Jean Dujardin - Cash, Jean Reno - Maxime Dubreuil, Valeria Golino - Julia, Alice Taglioni - Garance, François Berléand - François, Caroline Proust - Léa, Samir Guesmi - Fred, Cyril Couton - Mickey, Eriq Ebouaney - Letallec, Ciarán Hinds - Barnes, Jocelyn Quivrin - Lebrun, Hubert Saint-Macary - Leblanc, Christian Hecq - Lardier, Joe Sheridan - Finley, Roger Dumas - Emile, Clovis Cornillac - Solal, Jon Christian Erickson - Kruger, Mehdi Nebbou - Vincent

Sceneggiatura: Eric Besnard

Fotografia: Gilles Henry

Musiche: Jean-Michel Bernard

Montaggio: Christophe Pinel

Scenografia: Jacques Rouxel

Arredamento: Gérard Marcireau

Costumi: Madeline Fontaine

Effetti: Frederic Moreau, Duboi Color

Altri titoli:

Cash

Durata: 100

Colore: C

Genere: THRILLER AZIONE

Specifiche tecniche: SUPER 35 STAMPATO A 35 MM (1:2.35)

Produzione: PULSAR PRODUCTIONS, TF1 INTERNATIONAL, TF1 FILMS PRODUCTION

Distribuzione: MOVIEMAX (2009)

Data uscita: 2009-06-05

TRAILER
CRITICA
"Seppure il film presenta più d'un difetto - passaggi a vuoto, ritmo altalenante, poca attenzione a caratteri decisamente interessanti - risulta nel complesso godibile, recuperando una dimensione che al cinema orami si è dimenticata, annegata tra i super-io dei registi e le esigenze di marketing. 'Ca$s' è intrattenimento puro e intelligente e con tutte le sue imperfezioni sa anche dare qualche stoccata al sistema: banche, corporation 'oneste', forze dell'ordine sono sempre più sporche e disoneste di questi artisti che infrangono le leggi. Certo, non è cinema d'impegno né d'autore, e per questo molti storcono il naso. Ma se infilarsi in quelle categorie vuol dire essere didascalici e noiosi, viva 'Ca$s', viva questo fratellino minore di un genere che, guarda caso, non tramonterà mai." (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 5 giugno 2009)

"Il regista definisce il suo lavoro 'film champagne': non solo perché tutti ne bevono di continuo anche alla prima colazione, ma perché dovrebbe essere frizzante, fresco, inebriante. Non è così, e le piccole bizzarrie (lo split screen, lo schermo diviso in varie parti dove si svolgono diverse azioni) proprio non bastano. Jean Reno è imponente come al solito, anche un poco di più, e sempre bravo. Valeria Golino è fuori parte: non come donna intelligente e energica, ma come sirena, come pupa del gangster." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 5 giugno 2009)

"Quali sono gli atti di auto sabotaggio che rompono sempre gli euro giocattoli e non fanno mai diventare i film degli oggetti di culto? Certo, il dialogo. Non c'è una sola frase degna del ricorso, una sola eccentricità destabilizzante o spaesante. Ma soprattutto il sottofondo etico che, nei made in Hollywood, è come un secondo film, un 'doppio combattimento' che allevia il prezzo del biglietto. Il thriller, anche leggero, come quelli di Don Siegel sono sempre per i fuori legge, qui invece il pollo da irridere, la vittima di tutta la macchinazione, è l'unico personaggio che non vuole stare al suo posto. Insomma, 'Ca$h' ci dice che il mondo è ok, e i ceti dominanti e i loro succedanei e servi sono ok. E chi non ama lo stato vigente di cose sarà, bizantinamente, sbeffeggiato..." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 5 giugno 2009)

"Uffa. I soliti colpi e contro colpi di scena prevedibili che aprono falle di sceneggiatura. Uffa. La millesima pellicola francesissima (uffaaa) che si crede molto chic miscelando il polar (poliziesco noir) alla commedia ironica. Uffa. La consueta ambientazione cittadina che non vede l'ora di correre a tuffarsi nel cinque stelle lusso vista mare, nobile sfondo di tanto antico cinema truffaldino. Uffa. Alice Taglioni nel consumato ruolo di supersexy bionda, vedi 'La Pantera Rosa' e 'Una top model nel mio letto' (uffa, anche se...) E la Golino, poliziotta infiltrata tra le doppie identità e presto sedotta/corrotta. Imbronciata e tesa come sempre, quando sgomita spaesata nelle atmosfere in chiaroscuro in cui Valeria nostra funziona. Qui, invece: uffa.." (Alessio Guzzano, 'City', 5 giugno 2009)