Bentornato Presidente

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Instant-sequel che vuole fotografare l’attualità del momento. Ma è una parodia che non aggiunge molto alla realtà politica dei nostri giorni

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ITALIA 2019
Giuseppe Garibaldi, detto Peppino, diversi anni dopo essere stato Presidente della Repubblica, di fronte a una crisi di Governo viene nuovamente chiamato da Roma, stavolta per ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio.
SCHEDA FILM

Regia: Giuseppe G. Stasi, Giancarlo Fontana

Attori: Sarah Felberbaum - Janis, Cesare Bocci - Politico bello, Claudio Bisio - Peppino Garibaldi, Ivano Marescotti, Pietro Sermonti, Paolo Calabresi, Massimo Popolizio, Roberta Volponi, Guglielmo Poggi, Antonio Milo, Antonio Petrocelli, Marta Gastini, Franco Ravera, Marco Ripoldi, Iago Garcia, Maria Chiara Giannetta, Liliana Fiorelli, Francesco Zenzola - Freelance Sabino, Gigio Morra

Sceneggiatura: Fabio Bonifacci

Fotografia: Gogò Bianchi

Montaggio: Giancarlo Fontana

Scenografia: Gaspare de Pascali

Costumi: Monica Gaetani

Effetti: Rodolfo Migliari - visivi

Suono: Matteo Lugara - montaggio, Thomas Giorgi - montaggio, Gianluca Scarlata - mixer

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: CARLOTTA CALORI, FRANCESCA CIMA, NICOLA GIULIANO PER INDIGO FILM E VISION DISTRIBUTIO

Distribuzione: VISION DISTRIBUTION

Data uscita: 2019-03-28

TRAILER
NOTE
- PRODUZIONE ESECUTIVA DI HT FILM.

- CANDIDATO NASTRI D'ARGENTO 2019 PER: MIGLIORE COMMEDIA, MIGLIORI ATTORI COMMEDIA (PAOLO CALABRESI, GUGLIELMO POGGI).
CRITICA
"È quasi impossibile la satira politica nell'Italia oggi non per divieto ma per eccesso di materiale e per la sua non conservazione. Scade tutto subito. L'impegno duplice di Fontana e Stasi, che hanno dato un'altra possibilità all'anonimo innamoratissimo cittadino Claudio Bisio che diventava presidente della Repubblica oggi premier, diventa una fotocopia del reale (coi due partiti in lotta continua) che non aggiunge nulla al lato surreale e giullaresco (alla Dario Fo) del quotidiano.
Come un tiggì non controllato dal potere, il film racconta il partito dei finti candidi, quello da precedenza italiana, mentre lo pseudo Pd si fa toilette. C'era una volta la commedia italiana in cui Monicelli, Risi, Comencini mettevano un plusvalore di ingegno, cinismo: era specchio deformante." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 marzo 2019)

"(...) Non era facile fare la caricatura di un governo già ampiamente dedito alla causa, ma 'Bentornato Presidente' (regia di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, con Sarah Felberbaum e Pietro Sermonti, da oggi al cinema) riesce nel prodigio, e tuttavia non se ne scrive per questa ragione. Se ne scrive perché il presidente del governo più anticasta della storia dell'umanità - il nostro Bisio-Garibaldi - si rende conto che l'unico modo per uscire dal disastro è che gli italiani paghino le tasse. Se le pagassero - dice in un discorso a metà strada fra la Pimpa e Churchill - avremmo una tale quantità di denaro per sistemare il Paese che quelli di Düsseldorf verrebbero qui per il gusto di sbalordire. Diciamola facile: si rende conto che la casta non sono soltanto i partiti di destra o di sinistra, i loro danarosi padrini, le élite del sapere e della finanza. La casta è soprattutto una, gli italiani. Se pagano le tasse l'Italia si salva, se continuano a non pagarle non si salva. Che faranno? Lo saprete all'ultimo fotogramma." (Mattia Feltri, 'La Stampa', 28 marzo 2019)