6 gradi di separazione

Six Degrees of Separation

USA 1993
A New York, in un sontuoso attico sull'East Side, Ouisa e Flan Kittredge sono pronti per uscire a cena con un amico quando vengono sorpresi dall'arrivo dell'aitante Paul, un giovane afroamericano che dichiara di essere compagno di studi dei loro due figli. La coppia accetta di ospitare Paul per la notte, conquistata dai suoi modi squisiti, dalla cultura e dall'abilità culinaria, ma il mattino ha un'amara sorpresa e decide di mandarlo via. Da quel momento, però, il ricordo di Paul perseguiterà i coniugi che non faranno altro che parlarne in giro, scoprendo che anche altri loro amici hanno avuto a che fare con lui...
SCHEDA FILM

Regia: Fred Schepisi

Attori: Stockard Channing - Ouisa Kittredge, Will Smith - Paul, Donald Sutherland - Flan Kittredge, Ian McKellen - Geoffrey Miller, Mary Beth Hurt - Kitty, Bruce Davison - Larkin, Richard Masur - Dr. Fine, Eric Thal - Rick, Anthony Rapp - Ben, Oz Perkins - Woody Kittredge, J.J. Abrams - Doug, Heather Graham - Elizabeth, Peter Duchin - Sandy, Brooke Hayward - Connie, Anthony Michael Hall - Trent Conway, Catherine Kellner - Tess Kittredge

Soggetto: John Guare

Sceneggiatura: John Guare

Fotografia: Ian Baker

Musiche: Jerry Goldsmith

Montaggio: Peter Honess

Scenografia: Patrizia von Brandenstein

Arredamento: Gretchen Rau

Costumi: Judianna Makovsky

Altri titoli:

Sei gradi di separazione

Das Leben - Ein Sechserpack

Six degrés de séparation

Durata: 111

Colore: C

Genere: SATIRICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANAVISION, SCOPE, SUPER 35, 35 MM (1:2.35) - DE LUXE

Tratto da: BASATO SUL LAVORO TEATRALE OMONIMO DI JOHN GUARE

Produzione: FRED SCHEPISI, ARNON MILCHAN

Distribuzione: UIP (1995) - MGM HOME ENTERTAINMENT, WARNER HOME VIDEO (GLI SCUDI)

NOTE
- REVISIONE MINISTERO APRILE 1995.
CRITICA
"Il resto non si racconta, ma l'emozione è garantita. Anche perché questa oliatissima e toccante commedia, affollata di sottotesti, ben servita da una regia scintillante come i dialoghi (ce ne fossero, di professionisti come l'australiano Schepisi), parla anzitutto di valore : quanto vale una vita, qualunque vita? Più di ogni altra cosa: ma solo quando è simulata da cima a fondo ce ne accorgiamo. E quanto vale un Cézanne? Quanto l'emozione che Sutherland, gran mercante d'arte, dice di provare? O quanto sono disposti a pagare i giapponesi? Il titolo allude alla distanza, alla freddezza delle nostre vite, ma non lo spiegheremo. Del resto, il film contiene una bella definizione dell'immaginazione. Ragione di più per vederlo." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 1 giugno 1995)

"La Channing, quindici anni dopo 'Grease', svetta per bravura. Sutherland, compassato e ipocrita intellettuale che si commuove all'idea di fare la comparsa nel film tratto dal musical 'Cats', le tiene testa: sono questi due attori ad avere interpretato 'Sei gradi' in teatro." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 4 aprile 1995)

"A volte dire che un film è 'teatrale' non significa usare un'espressione dispregiativa. Sei gradi di separazione ad esempio, commedia satirica di Fred Schepisi tratta da un lavoro per le scene del pluripremiato John Guare, è ben dialogato, ben recitato, godibilissimo." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 24 aprile 1995)