5 (Cinque)

ITALIA 2010
Roma. Cinque ragazzi cresciuti in mezzo alla strada e che si sono conosciuti in riformatorio - dove ognuno è stato rinchiuso per piccoli reati -, improvvisandosi professionisti, riescono a portare a termine una grossa rapina. L'impresa illuderà tutti loro di poter entrare a far parte di un mondo fatto di facili guadagni, donne e droga, ma ben presto diverranno consapevoli di quanto in realtà il giro in cui sono entrati a far parte sia più agguerrito, malvagio e spietato di loro.
SCHEDA FILM

Regia: Francesco Dominedò

Attori: Matteo Branciamore - Manolo, Stefano Sammarco - Gianni, Christian Marazziti - Luigi, Alessandro Tersigni - Fabrizio, Alessandro Borghi - Emiliano, Massimo Bonetti - Mykal, Giorgia Würth - Lissy, Lidia Vitale - Vanessa, Loredana Solfizi - Teresa, Francesco Arca - Martinovic, Emma Nitti - Paola, Angelo Orlando - Emme, Antonia Dell'Atte - Marlene, Rafael Amargo - Rugge, Francesco Venditti - Angel, Valter D'Errico - Daniel, Giada de Blanck - Irina, Rolando Ravello - Pak Do Ik, Claudia Zanella - Elite

Sceneggiatura: Francesco Dominedò, Valter D'Errico, Riccardo Papa

Fotografia: Michele D'Attanasio

Musiche: Louis Siciliano

Montaggio: Luigi Mearelli

Scenografia: Luca Servino

Costumi: Innocenza Coiro, Tiziana Trabalza

Durata: 99

Colore: C

Genere: THRILLER DRAMMATICO

Specifiche tecniche: HD

Produzione: VALTER D'ERRICO PER VADERRIK FILM

Distribuzione: IRIS FILM (2011)

Data uscita: 2011-06-24

TRAILER
NOTE
- SOUND: ANDREA SILEO.
CRITICA
"Sotto il segno taumaturgico e scaramantico del 5, storia di cinque ragazzi di vita romani che dal riformatorio nascono a una vita sregolata, drogata, malavitosa. (...) Dominedò dirige in maniera pasoliniana senza grinta, pathos, poesia, è solo cronaca con personaggi di routine." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 24 giugno 2011)

"Ennesimo film che sembra un derivato, in piccolo, dei vari 'Romanzo Criminale'. (...) I mezzi sono pochi e si vede; la sceneggiatura non è esaltante così come poco convincente è una parte del cast. Dominedò, però, è bravo a tenere gli spettatori seduti, grazie anche agli indovinati movimenti della camera. Più adatto per il piccolo schermo che non per le sale." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 24 giugno 2011)

"Spiacerà a chi anni fa ha apprezzato "Romanzo criminale" ma non sentiva nessuna necessità di sottoprodotti. Un tuffo nel passato." (Giorgio Carbone, 'Libero', 24 giugno 2011)

"Film italiano indipendente di fine stagione, di ambientazione romana su una banda di 5 delinquenti che in carcere stringono un patto dil fratellanza. (...) Film generoso ma confuso, attratto da stile e riferimenti arcinoti." (Dario Zonta, 'L'Unità', 24 giugno 2011)