UNA SETTIMANA DA DIO

BRUCE ALMIGHTY

USA 2003
Bruce Nolan, un reporter televisivo di Buffalo, è scontento della sua vita nonostante la sua popolarità e l'amore di Grace, la sua fidanzata. Alla fine di una brutta giornata, in cui è stato prima licenziato e poi lasciato da Grace, Bruce inizia a prendersela con Dio, schernendo le Sue divine capacità. Ma inaspettatamente Dio risponde apparendogli sotto forma umana. Dona a Bruce alcuni poteri e lo sfida a farsi carico di tutto il lavoro divino per vedere se riesce a fare meglio di Lui.
SCHEDA FILM

Regia: Tom Shadyac

Attori: Jim Carrey - Bruce Nolan, Morgan Freeman - Dio, Jennifer Aniston - Grace, Philip Baker Hall - Jck Keller Aylor, Catherine Bell - Susan Ortega, Lisa Ann Walter - Debbie, Steve Carell - Evan Baxter, Paul Satterfield - Dallas Coleman, Mark Kiely - Fred Donohue, Sally Kirkland - Anita, Tony Bennett - Se Stesso, Timohy Dipri - Operatore, Brian Tahash - Microfonista, Nora Dunn - Ally Loman, Eddie Jemison - Bobby

Soggetto: Mark O'Keefe, Steve Koren

Sceneggiatura: Mark O'Keefe, Steve Koren, Steve Oedekerk

Fotografia: Dean Semler

Musiche: Andrew Dorfman, John Debney

Montaggio: Scott Hill

Scenografia: Linda DeScenna

Costumi: Judy L. Ruskin

Effetti: Hollywood Digital, Collin Fowler, Todd Semmes, Earl Wiggins, Hammerhead Productions, Pixel Liberation Front, Illusion Arts Inc., Efilm, Perpetual Motion Pictures

Durata: 101

Colore: C

Genere: FANTASY ROMANTICO COMMEDIA

Produzione: UNIVERSAL PICTURES, SHADY ACRES ENTERTAINMENT, PARTIZAN, INTERSCOPE COMMUNICATIONS, BEVERLY DETROIT, PIT BULL PRODUCTIONS

Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA

Data uscita: 2003-05-30

CRITICA
"Tom Shadyac e Jim Carrey ancora insieme. Il primo veniva dalla regia del disastroso 'Dragonfly' e il secondo dal flop 'The Majestic' di Frank Darabont in cui, però, era notevole. Hollywood è spietata e i due, nonostante un passato glorioso, dovevano resuscitare le loro carriere. Ecco allora che nasce 'Una settimana da Dio', commedia massimalista in cui Shadyac batte il ciak e dice all'attore: 'Fai il matto' come ai tempi del loro fortunato 'Ace Ventura'. E Carrey esegue. A volte alla grande, a volte no. Dipende tutto dall'ispirazione del momento. Il risultato è gradevole, spensierato ed edificante". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 30 maggio 2003)

"'Una settimana da Dio' è esattamente il film che gli americani vogliono vedere; quindi il suo successo, per quanto straordinario, non stupisce. Intanto perché è edificante, un po' come lo erano - ma ci vuole altro che Shadyac - i film di Frank Capra cinquanta o sessant'anni fa. Poi perché Jim Carrey con il suo repertorio di smorfie e gesti compulsivi: un po' in bilico fra i primi tempi, quando faceva Ace Ventura, e le prove più impegnative degli ultimi anni: comunque divertente e bravo a conquistarsi la nostra simpatia malgrado i difetti del personaggio che rappresenta. Ben coadiuvato, anche, dal resto del cast: un Freeman dal sorriso divino, tutto vestito di bianco come si conviene all'Altissimo; Jennifer Aniston, graziosa con moderazione; un buffo cane incontinente, che annaffia a tormentone il salotto di Bruce e Grace. Chi è curioso di conoscere il Paradiso, poi, sappia che somiglia pari pari a quello di un noto spot del caffè". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 31 maggio 2003)

"'Una settimana da Dio' è un film modestissimo, pieno d'ingenuità spiritualiste e situazioni melense a malapena compensate da dettagli bizzarri e guizzi farseschi; l'attore canadese vi profonde il meglio e il peggio di sé, una doccia scozzese di smorfie insopportabili, avvitamenti burattineschi e freddure demenziali, una performance di grande vigore fisico penalizzata dagli intermezzi, per così dire, filosofici". (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 3 giugno 2003)