Quelli della montagna
Sullo sfondo di eroiche azioni di guerra si svolge il dramma di un avvocato, ufficiale alpino. Spirito irrequieto ed indisciplinato, pure nella sua elevatezza morale, egli solleva una burrasca tormentosa nella atmosfera di sereno cameratismo, per ragioni sentimentali, per prevenzioni contro il comandante, suo amico, e perché questo stato di cose gli riserva sempre l'ultimo posto nelle cariche. Riesce a riabilitarsi salvando una difficile situazione militare quando assume il comando in un'azione pericolosa. Ma tardi, quando la morte gli avrà rapito il comandante, egli comprenderà di avere sempre avuto in lui un vero amico. Grazie alla moglie, una donna fedele, votata al dovere ed al loro amore, egli ritroverà forza e pace.
CAST
- Regia: , - (supervisione)
- Attori: - Tenente Andrea Fontana, - Dottoressa Maria Algardi, sua moglie, - Capitano Piero Sandri, - Il maggiore, - Il tenente medico Giordano, - Bertorello, - Morticoni, - Pina, - Varale, - Aiutante del maggiore, - Un alpino, - Il magazziniere Galletto, - Il direttore del laboratorio, - Rossi, , , ,
- Soggetto: Cino Betrone - (idea)
- Sceneggiatura: Alessandro Blasetti, Aldo Vergano, Corrado Pavolini, Alberto Spaini, Sergio Pugliese - (dialoghi), Raffaele Luciani - (non accreditato)
- Fotografia: Mario Craveri, Arturo Climati
- Musiche: Annibale Bizzelli - Musiche dirette da Nino Sanzogno. I cori alpini sono stati trascritti e diretti da Franco Benedetti.
- Montaggio: Fernando Cerchio
- Scenografia: Vittorio Valentini
- Arredamento: Tullio Maciocchi
- Aiuto regia: Vittorio Cottafavi, Nino Fatiganti
NOTE
- IL FILM E' STATO DEDICATO AL SUO IDEATORE, CIRO BETRONE, CADUTO SUL FRONTE GRECO-ALBANESE.
- FILM GIRATO A CINECITTA' CON IL PATROCINIO DEL MINISTERO DELLA GUERRA E CON L'ASSISTENZA, PER LA PARTE ALPINISTICA, DELL'ISPETTORATO TRUPPE ALPINE E DELLA SCUOLA MILITARE CENTRALE ALPINISMO.
- FILM GIRATO A CINECITTA' CON IL PATROCINIO DEL MINISTERO DELLA GUERRA E CON L'ASSISTENZA, PER LA PARTE ALPINISTICA, DELL'ISPETTORATO TRUPPE ALPINE E DELLA SCUOLA MILITARE CENTRALE ALPINISMO.
CRITICA
"(...) Non possiamo esimerci dal sottolineare che il film, pur conservando dei meriti di scioltezza e di vivacità, pecca qualche volta, di incoerenza psicologica, si abbandona ad una diffusa faciloneria di situazioni, rimescola gli ormai consunti schemi che sembrano quasi di convenzione in questi casi." (Giuseppe De Santis, "Cinema", 163, 10 aprile 1943)