Panico a Needle Park
The Panic in Needle Park
USA - 1971

Dimessa da un ospedale, dove un medico senza scrupoli ha acconsentito a farla abortire, Helen trova in Bobby il suo protettore e poco dopo l'amante. Bobby spaccia droga a Needle Park (New York), è egli stesso un consumatore di droga e lavora alle dipendenze di un certo Santo. Anche Helen, in breve tempo, diviene schiava di questo vizio e smette di prostituirsi. Quando c'è penuria di droga, il poliziotto Hotch, della sezione narcotici, ne approfitta per interrogare i "clienti" in preda al panico, allo scopo di individuare gli spacciatori. Intanto, durante questo periodo, Bobby riesce a tirare avanti compiendo piccoli furti insieme a suo fratello che di tanto in tanto finisce in prigione per qualche mese. Helen torna alla prostituzione: i soldi le servono per procurarsi la droga. Un giorno però uno dei suoi clienti la denuncia per furto. Hotch le promette di aiutarla se tradirà Bobby e il suo capo. Helen accetta e Bobby viene condannato. Quando esce di prigione, si rimette insieme con Helen, ormai marcia per via della droga. I loro sogni di evasione da Needle Park sono definitivamente tramontati.
- Regia:
- Attori: - Bobby, - Ellen, ragazza di Bobby/Sig.ra Rogers, - Hotch, detective della narcotici, - Hank/fratello di Bobby, - Chico, - Sonny, - Sammy, - Marcie, - Marco, - Irene, - Mickey, - Whitey, - Penny, - Robins, - Detective DiBono, - Samuels, - Freddy, - Santo
- Soggetto: James Mills
- Sceneggiatura: Joan Didion, John Gregory Dunne
- Fotografia: Adam Holender
- Montaggio: Evan Lottman (Evan A. Lottman)
- Scenografia: Murray P. Stern
- Arredamento: Philip Smith
- Costumi: Jo Ynocencio
- Durata: 110'
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85) EASTMANCOLOR, DE LUXE
- Tratto da: romanzo omonimo di James Mills
- Produzione: DOMINICK DUNNE PER 20TH CENTURY FOX, DIDION-DUNNE INC., GADD PRODUCTIONS CORP.
- Distribuzione: FOX - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
- Vietato 14
NOTE
- PREMIO COME MIGLIORE ATTRICE A KITTY WINN AL 25MO FESTIVAL DI CANNES (1971).
- REVISIONE MINISTERO LUGLIO 1994.
- REVISIONE MINISTERO LUGLIO 1994.
CRITICA
"Il film, narrando la spirale di depravazione in cui una ragazza già moralmente alla deriva precipita a causa del suo legame affettivo e animalesco con uno spacciatore di droga, vorrebbe essere un documento sul tragico fenomeno della droga. Il ripetersi di situazioni perfettamente uguali e la continua descrizione di particolari lo rendono scontato nelle affermazioni e noiosamente pleonastico per la gran parte del suo svolgimento." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 74, 1973)