NON COMMETTERE ATTI IMPURI

ITALIA 1971
In Assisi, proprio nei pressi del santuario di San Francesco, vivono, in appartamenti attigui, due famiglie dalle caratteristiche opposte. La prima è quella dell'anziano Damiano, ateo e contestatore, il quale ha un figlio, Pino, anticonformista come lui, e una amante, la giovane e bella Nadine. L'altra famiglia è formata da Maria Teresa, una ragazza di diciassette anni, dalla madre e dalla nonna; tre donne parimenti oneste e pie. Invaghitosi di Maria Teresa, Pino, pur di poterla avvicinare, si offre di impartirle lezioni di latino; la nonna e la madre della fanciulla, con la speranza di convertire il giovane - che si professa ateo come suo padre -, accolgono favorevolmente la proposta. Frequentando la casa delle vicine, Pino si innamora sempre più di Maria Teresa, fino a lasciarsi convincere a rivedere radicalmente il proprio atteggiamento nei confronti della religione. L'improvviso arrivo di uno zio della ragazza pone però fine bruscamente alla relazione tra i due giovani. Damiano approfitta della crisi del figlio per introdurlo negli ambienti contestatori; al giovane viene affidato l'incarico di lanciare una bomba-carta contro l'auto di un ministro. Mentre si reca sul luogo dell'azione, Pino ha occasione di sorprendere Maria Teresa in atteggiamento intimo con lo zio. Lanciata contro di loro la bomba-carta, il giovane fugge in preda alla disperazione e animato da propositi suicidi. Raggiunto da Nadine - l'amante del padre - egli finisce però col trovare consolazione tra le sue braccia.
SCHEDA FILM

Regia: Giulio Petroni

Attori: Gigi Ballista, Barbara Bouchet, Dado Crostarosa, Bruno Dolfin, Claudio Gora, Luciano Salce, Marisa Merlini, Simonetta Stefanelli, Franco Balducci

Soggetto: Giulio Petroni

Sceneggiatura: Giulio Petroni, Marco Zavattini

Fotografia: Toni Secchi

Musiche: Riz Ortolani

Montaggio: Roberto Colangeli

Durata: 95

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: CINESCOPE TECHNICOLOR

Produzione: AZALEA FILM

Distribuzione: PAC - MITEL

CRITICA
Le intenzioni satiriche falliscono per l'incapacità del regista di dare sostanza al racconto che si sviluppa attaraverso banalità e luoghi comuni messi in atto dai personaggi del tutto inattendibili (Segnalazioni Cinematografiche 72)