La regola del sospetto
The Recruit
USA - 2003
James Clayton è un giovane molto brillante e mago con i computer appena assunto dalla CIA. La sua non comune intelligenza attrae l'attenzione del veterano Walter Burke che lo aiuta a capire i difficili ingranaggi del lavoro e il modo di superare i numerosi ostacoli. Grazie all'aiuto di Burke, Clayton viene assegnato ad uno speciale dipartimento. Il suo compito è quello di sorvegliare Layla, una sua collega che secondo Burke è un'infiltrata che sta cercando di copiare il programma "Ghiaccio Nove", in grado di far saltare il sistema di computer nazionale. James però sente per lei una forte attrazione e, se non fosse lei la spia?
- Regia:
- Attori: - Walter Burke, - James Douglas Clayton, - Layla Moore, - Zack, - Alan, - Ronnie, - Bill Rudolph, - Dennis Slayne, - Rob Stevens, - Art Wallis, - Elliot, - Stan, - Lisa Sahadi, - Beth, - Felix, - Psichiatra, - Tecnico della macchina della verità, - Poliziotto, - Addetto alla sicurezza, - Assistente, - Gurdia del servizio di sicurezza, - Ragazza al 'Blue Ridge', - Psichiatra, - Psichiatra, - Esaminatore, - Istruttore Giovane, - Guardia, - Istruttore, - Eschimese, - Tassista, - Addetta alla macchina della verità, - Istruttore, - Istruttore dei test
- Soggetto: Roger Towne, Kurt Wimmer, Mitch Glazer
- Sceneggiatura: Roger Towne, Kurt Wimmer, Mitch Glazer
- Fotografia: Stuart Dryburgh
- Musiche: Klaus Badelt
- Montaggio: David Rosenbloom
- Scenografia: Andrew McAlpine
- Arredamento: Peter P. Nicolakakos
- Costumi: Beatrix Pasztor (Beatrix Aruna Pasztor)
- Effetti: Kaz Kobielski, Michael Curtis, The Effects Group Inc.
-
Altri titoli:
The Farm
- Durata: 115'
- Colore: C
- Genere: THRILLER
- Specifiche tecniche: 35 MM, SUPER 35, PANAVISION, TECHICOLOR, DE LUXE
- Produzione: SPYGLASS ENTERTAINMENT, TOUCHSTONE PICTURES, BIRNBAUM/BARBER, EPSILON MOTION PICTURES
- Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA
- Data uscita 28 Marzo 2003
CRITICA
"Roger Donaldson torna con 'La regola del sospetto' alla spy story, forse nostalgico del suo riuscito 'Senza via di scampo'. L'inizio è promettente, ma presto si naufraga nel mare della prevedibilità. Pacino e Farrell, che alterna due tagli di capelli per tutta la pellicola, salvano la baracca con il loro carisma". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 28 marzo 2003).