IL GRANDE JAKE

BIG JAKE

USA 1971
Una banda di razziatori, dopo aver assalito la fattoria dei MacCandles, rapisce il piccolo Jacob e chiede alla famiglia un riscatto di un milione di dollari. Marta MacCandles, nonna di Jacob, comprendendo che il ragazzo verrà ucciso in ogni caso, si decide a ricorrere al marito Jake, dal quale vive separata da quindici anni. Jake, uomo astuto, privo di scrupoli e ancora dotato, a dispetto dell'età avanzata, di un'invidiabile vigoria fisica, finge di aderire alle richieste dei banditi: accompagnato dai due figli e da un vecchio indiano, giunge nel covo dei malviventi, recando con sé un grosso baule contenente, anziché la somma richiesta per il riscatto, ritagli di giornale. Nello scontro a fuoco che segue, Jake, benché ferito, riesce ad eliminare l'intera banda: liberato il nipote, egli accetta l'invito dei figli a ritornare per sempre accanto alla moglie.
SCHEDA FILM

Regia: George Sherman

Attori: John Wayne - Jake Mccandles, Richard Boone - John Fain, Patrick Wayne - James Mccandles, Christopher Mitchum - Michael Mccandles, Bruce Cabot - Sam Sharpnose, Bobby Vinton - Jeff Mccandles, Maureen O'Hara - Martha Mccandles, Harry Carey Jr. - Pop Dawson, John Doucette - Buck Duggan, Jim Davis, Glenn Corbett - O'Brien, John Agar - Bert Ryan, Ethan Wayne - Jacob Mccandles

Soggetto: Harry Julian Fink, Rita M. Fink

Sceneggiatura: Harry Julian Fink, Rita M. Fink

Fotografia: William H. Clothier

Musiche: Elmer Bernstein

Montaggio: Harry W. Gerstad

Durata: 109

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: PANAVISION TECHNICOLOR

Produzione: BATJAC PRODUCTIONS, CINEMA CENTER 100 PRODUCTIONS, NATIONAL GENERAL PICTURES

Distribuzione: TITANUS - 20th CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT

CRITICA
"Appena passabile western, l'ultimo dello specialista Geroge Sherman, che si lascia vedere unicamente per la massiccia presenza del sempre più monumentale John Wayne. Un po' patetico nel raggrinzito duetto con Maureen O'Hara, vent'anni dopo 'Un uomo tranquillo', quando sale a cavallo e sfodera la Colt bisogna lasciarlo stare: come lui nella prateria non c'è stato più nessuno". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 16 dicembre 2000)