Il 6° giorno

The Sixth Day

USA 2000
TRAMA BREVE
Pilota di elicotteri scampato per caso ad un incidente in cui 'doveva morire', Adam Gibson torna a casa e scopre con orrore che qualcuno lo ha sostituito con un clone. La mossa fa parte di un più complicato piano che prevede la conquista del mondo attraverso la sostituzione delle persone con replicanti perfetti.

TRAMA LUNGA
Negli Stati Uniti in un futuro non molto lontano, Adam Gibson conduce la sua regolare vita di ex pilota di caccia pluridecorato, e vive in una villetta con moglie e figlia piccola. Poiché la bambina è rimasta molto male per la morte del cane, la moglie incoraggia Adam ad andare a prenotare un Re-Pet, ossia un clone dell'animaletto, operazione ormai del tutto normale e diffusa. Adam esce, ma non è convinto e, all'ultimo, sceglie una bambola parlante, anch'essa clonata. Torna a casa e si accorge con sorpresa di essere stato sostituito da un altro Adam. Cerca di reagire ma alcuni sicari lo aggrediscono e tentano di ucciderlo. Adam si mette in salvo e scopre che quegli uomini sono al servizio del miliardario Drucker e che con questi lavora il prof. Weir, esercitando la pratica illegale della clonazione umana. Weir ha la moglie morente e non può aiutare Adam. Le cose si complicano quando si scopre che il vero Druker è stato ucciso da un integralista anticlonazione e quello che si vede è un suo clone. Dopo che moglie e figlia di Adam sono stati rapiti, Griffin dice a Druker che non vuole più continuare su quella strada. Mentre si cerca di capire a quale generazione appartiene il clone, Adam 'vero' si scopre clone. Allora infuriato spara a raffica verso la macchina che prepara i cloni, e così elimina Drucker e un suo clone già pronto. Tutto sembra finito, Ma i due Adam, ancora vivi, vanno via insieme. Uno torna a casa, l'altro si allontana sul mare.
SCHEDA FILM

Regia: Roger Spottiswoode

Attori: Arnold Schwarzenegger - Adam Gibson, Tony Goldwyn - Michael Drucker, Robert Duvall - Dr. Griffin Weir, Michael Rapaport - Hank Morgan, Michael Rooker - Robert Marshall, Sarah Wynter - Talia Elsworth, Wendy Crewson - Natalie Gibson, Rodney Rowland - Wiley E. Coyote, Terry Crews - Vincent, Ken Pogue - Speaker, Colin Cunningham - Tripp, Wanda Cannon - Catherine Weir, Taylor Anne Reid - Clara Gibson, Jennifer Gareis - Ragazza virtuale, Don McManus - Venditore di Re-Pet, Mark Gibbon - Guardia di sicurezza, Anthony Harrison - Guardia di sicurezza

Soggetto: Cormac Wibberley, Marianne Wibberley

Sceneggiatura: Cormac Wibberley, Marianne Wibberley

Fotografia: Pierre Mignot

Musiche: Trevor Rabin

Montaggio: Michel Arcand, Mark Conte, Dominique Fortin

Scenografia: James D. Bissell, John Willett

Costumi: Trish Keating

Effetti: Amalgamated Dynamics, Rhythm & Hues, Michael Lantieri, Lars Lenander, Michael Walls

Altri titoli:

The 6th Day

Durata: 124

Colore: C

Genere: THRILLER

Produzione: MIKE MEDAVOY, ARNOLD SCHWARZENEGGER E JON DAVISON PER PHOENIX PICTURES

Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR FILMS

CRITICA
"Arricchito da alcune trovate (chi è il clone e chi il prototipo?) e orchestrato con buon mestiere, 'Il sesto giorno' è uno spettacolo di routine che si fa vedere senza guardare l'orologio. A patto di non prenderlo troppo sul serio". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 28 gennaio 2001)

"Poiché la produzione non ha badato a spese, le visioni del futuro sono degne di nota; la produzione è accurata; incluso il primo esempio, a memoria di cinefilo, di 'dissolvenze' realizzate con immagini sintetiche. Spari e inseguimenti, invece, sembrano clonati da tanti altri film. La dose di violenza è massiccia; ma con l'alibi, questa volta, che i morti ammazzati sono dei cloni". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica, 28 gennaio 2001)

"Difficile dire se sia più pedestre lo script o la regia di Roger Spottiswoode. Molte le trovatine (specchi col televideo, fidanzate 'virtuali' ma non virtuose, bambole a cui crescono capelli veri, etc.). E una battuta da citare: 'Mi hanno ammazzato un mucchio di volte e sai cosa mi secca? Non ho mai visto una luce bianca, l'ala di un angelo, niente di niente' ." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 gennaio 2001).