I CONDOTTIERI

ITALIA 1937
Giovanni Medici, figlio di Caterina Sforza, dopo aver seguito la madre in esilio, da adulto si arruola nella milizia del Malatesta. Seguendo il suo ideale di unità e libertà, crea le 'Bande Nere' primo nucleo di Milizie nazionali. Firenze lo condanna come traditore e scioglie il suo gruppo. Liberato da alcuni fidi, Giovanni ripara in Francia, per poi rientrare a Firenze al soldo del Duca d'Argentière. Di qui, ricostituite le Bande Nere punta verso Roma. Soggiogato dalla maestà del Pontefice ne ottiene il perdono e sposa la ragazza che ama. Malatesta e d'Argentière però si coalizzano contro di lui e nella battaglia successiva solo con un gesto d'eroismo conquisterà la vittoria al prezzo della propria vita.
SCHEDA FILM

Regia: Luis Trenker

Attori: Luis Trenker - Giovanni De Medici, Virgilio Botti, Carlo Simoneschi, Alberto Minoprio, Hans Jamnig, Luis Gerold, Tullio Galvani, Alberto Emmerich, Oreste Bilancia, Friedl Trenker - Giovanni Da Bambino, Raf Pindi - Pedro, Loris Gizzi - Malatesta, Carla Sveva - Maria Salviati, Ethel Maggi - Caterina Sforza, Mario Ferrari - Cesare Borgia, Giulio Cirino - Ruschli, Sandro Dani - D'Argentiere, Claudio Ermelli - Conducente Di Un Carro, Tito Gobbi - Nino Il Cantore, Augusto Martacci - Daniello, Nino Marchetti - Corrado, Laura Nucci - Tullia Delle Grazie, Ernesto Nannicini - Il Monaco, Mara Danieli, Carlo Tamberlani - Il Duca Di Urbino, Gino Viotti - Il Papa, Giuseppe Addobbati - Il Duca Di Imola, Umberto Sacripante - Sanzio, Carlo Fontana (II)

Soggetto: Luis Trenker

Sceneggiatura: Kurt Heuser, Mirko Jelusich, Luis Trenker

Fotografia: Albert Benitz, Klaus von Rautenfeld, Walter Hege, Carlo Montuori

Musiche: Giuseppe Becce

Scenografia: Virgilio Marchi, Erich Greve

Altri titoli:

GIOVANNI DALLE BANDE NERE

Durata: 88

Colore: B/N

Genere: AVVENTURA

Produzione: ENIC/CONSORZIO "CONDOTTIERI"

Distribuzione: ENIC

NOTE
IL FILM E' STATO PRESENTATO ALLA MOSTRA DI VENEZIA DEL 1937 ED HA VINTO LA COPPA DELLA DIREZIONE GENERALE DELLO SPETTACOLO.
ESISTE ANCHE UNA VERSIONE TEDESCA IN CUI ACCANTO AL TRENKER REGISTA FU AFFIANCATO WERNER KLINGER.
CRITICA
"(....) Questa storia abbastanza complicata, non è narrata con chiarezza e nemmeno con molto vigore. In compenso è espressa attraverso una fotografia splendida che fa il più grande onore al nostro Carlo Montuori. Le masse sono manovrate con abilità e con senso pittorico, lo stesso senso che ha ispirato la scelta di alcuni tipi secondari bellissimi. (...) Lo spartito del maestro Becce è poco indovinato, troppo sentimentale per lo stile del film, è completamente anacronistico col tempo del dramma (...)". (Guglielmina Setti, "Il Lavoro", 5/10/1937).