Guerra alla guerra

ITALIA 1946
Il mondo offre agli uomini i preziosi doni di Dio, che essi col proprio lavoro trasformano in elementi di vita e di felicità. Ma purtroppo non sono capaci di goderne tranquillamente, così si lasciano dominare dall'egoismo, dall'avidità ed ecco nascere le guerre che insanguinano la terra: in piena pace, gli uomini preparano eserciti e strumenti di distruzione. Solo una voce si leva ad ammonire, a richiamare gli uomini alla ragione: la voce del Romano Pontefice. A nulla servono i generosi sforzi del Papa, il suo intervento personale: scoppia l'immane conflitto. Vediamo in sintesi tutte le fasi, tutti gli aspetti della sanguinosa tragedia. Alle infinite sofferenze dell'umanità impazzita cerca, con opera diuturna, di recar sollievo la Chiesa. Si apprestano ricoveri e cibi, si organizzano treni di soccorso, si organizza lo scambio prigionieri e dei malati, si organizza un mirabile servizio d'informazioni. E quando l'immane conflitto cessa, almeno nella maggior parte del mondo, è ancora la Chiesa che continua infaticabile a curare le ferite ancora aperte; è la voce del Pontefice che si leva ammonitrice a persuadere i figli, a disperdere i fermenti malefici, a mostrare a tutti le vie della carità e della vera pace.
SCHEDA FILM

Regia: Romolo Marcellini, Giorgio Simonelli

Attori: Antonio Crast - voce narrante

Soggetto: Diego Fabbri, Cesare Zavattini, Carlo Musso, Giorgio Simonelli

Sceneggiatura: Diego Fabbri, Cesare Zavattini, Carlo Musso, Giorgio Simonelli, Enrico Banfi - commento, Alberto Manetti - commento

Fotografia: Marcello Baldi

Musiche: Enzo Masetti

Montaggio: Marcello Baldi

Scenografia: Franco Lolli

Durata: 67

Colore: B/N

Genere: DOCUMENTARIO

Produzione: ORBIS FILM, ACI

Distribuzione: CEIAD

NOTE
- REALIZZAZIONE TECNICA: MARCELLO BALDI.

- IL FILM E' STATO RESTAURATO NEL 2009 DA CSC - CINETECA NAZIONALE, FILMOTECA VATICANA.

- PRESENTATO ALLA 66. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2009) NELLA SEZIONE "QUESTI FANTASMI 2".
CRITICA
"E' un'accurata per quanto rapida rassegna del triste periodo che il mondo in generale e l'Italia in particolare, hanno attraversato dal 1940 ad oggi. Costituiscono il documentario riprese dal vero abilmente collegate e integrate da scene appositamente girate. Come pellicola di propaganda antibellica merita ogni considerazione". (Alberto Albertazzi, "Intermezzo", 8, 30 aprile 1948).