Gothika

Buon horror del francese Kassovitz. Non convince fino in fondo, ma riesce in un film angoscioso e claustrofobico

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USA 2003
La dottoressa Miranda Grey viene accusata dell'omicidio di suo marito, direttore del Woodward Penitentiary for Women, dove anche lei lavora come psichiatra criminale. Lei non ricorda di aver commesso il crimine di cui è accusata e man mano che cerca di scoprire la verità e guadagnare la libertà viene ostacolata da un misterioso spirito vendicativo...
SCHEDA FILM

Regia: Mathieu Kassovitz

Attori: Halle Berry - Miranda Grey, Robert Downey Jr. - Pete Graham, Charles S. Dutton - Dottor Douglas Grey, John Carroll Lynch - Sceriffo Ryan, Bernard Hill - Phil Parsons, Penélope Cruz - Chloe Sava, Dorian Harewood - Teddy Howard, Bronwen Mantel - Irene, Kathleen Mackey - Rachel Parsons, Matthew G. Taylor - Turlington, Noah Bernett - Tim, Andrea Sheldon - Tracey Seavers, Michel Perron - Joe, Noel Burton - Dottore della prigione, Amy Sloan - Paziente, Al Vandecruys - Reporter, Caroline Van Vlaardingen - Reporter, Kwasi Songui - Guardia, Terry Simpson - Guardia, Jasson Finney - Guardia, Jason Cavalier - Guardia, Andy Bradshaw - Guardia, Benz Antoine - Guardia, Laura Mitchell - Paziente, Anana Rydvald - Infermiera della cella di vetro

Soggetto: Sebastian Gutierrez

Sceneggiatura: Sebastian Gutierrez

Fotografia: Matthew Libatique

Musiche: John Ottman

Montaggio: Yannick Kergoat

Scenografia: Graham 'Grace' Walker

Costumi: Kym Barrett

Effetti: Louis Craig, Computercafe, Les Productions de l'Intrigue Inc.

Durata: 95

Colore: C

Genere: THRILLER HORROR

Specifiche tecniche: TECHNICOLOR

Produzione: DARK CASTLE ENTERTAINMENT, COLUMBIA PICTURES CORPORATION, WARNER BROS.

Distribuzione: COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA (2004)

Data uscita: 2004-03-19

TRAILER
CRITICA
"Siamo di fronte a un film dalle componenti sopranazionali: soggettista spagnolo (Sebastian Gutierrez), regista francese (Mathieu Kassovitz), interpreti americani (ma c'è anche l'indemoniata Penélope Cruz, che come dimostra 'Non ti muovere' attraversa un gran momento), scenografo australiano (Graham 'Grace' Walker un genio), operatore canadese (Matthew Libatique). Il risultato è un thriller cupo e suggestivo, che concilia le spiegazioni logiche di una trama nera con i fantasmi assunti come realtà. Tra un tentativo e una fuga riuscita, la bravissima Halle Berry si scatena in ogni sorta di acrobazie atletiche e recitative; e invece Robert Downey jr riesce convincente solo fino al punto in cui è legittimo sospettare che il vero colpevole sia lui." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 20 marzo 2004)

"Un po' di Hitchcock, molto 'Le verità nascoste', qualcosa di 'Ring' ma soprattutto Kassovitz vende l'anima a Hollywood . Criticare una sceneggiatura di un film Dark Castle è un esercizio inutile. Sono sempre orribili. Quello che speravamo era che il francese recuperasse con la cinepresa. Prove scialbe anche per Penélope Cruz, imbarazzante nel ruolo di una paziente della Berry, e per il riabilitato Robert Downey jr. collega marpione della protagonista. Jerry Lewis sarebbe stato più credibile come psicanalista. Il cinema di serie B ha un senso. Il cinema di serie Z fatto da budget (40 milioni di dollari) e artisti di serie A è insultante. Kassovitz il prossimo film lo fa in Europa. Meglio così." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 19 marzo 2004)

"Se l'inizio non è male, il tutto scivola rapidamente verso l'horror-thriller di serie B confezionato con una desolante penuria di originalità. Come dire: lotta disperata dell'eroina contro l'incredulità di chi la circonda, improbabile fuga dal manicomio, indagini e false piste fino alla risoluzione finale, che un montaggio tagliato a gran colpi d'accetta rende poco comprensibile. Man mano che l'azione procede la delusione aumenta. Kassovitz, già poco brillante nei 'Fiumi di porpora', rinuncia a qualsiasi ambizione, si limita a una regia al primo grado e sottoutilizza brutalmente Halle." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 20 marzo 2004)