DUE TIPI INCORREGGIBILI

TOUGH GUYS

USA 1986
Archie Long e Harry Doyle sono due anziani gangster usciti di galera dopo una condanna di trent'anni per aver rapinato un treno, il Gold Coast Flyer. Una volta fuori di prigione, dove hanno passato buona parte della loro vita, si trovano davanti una società molto cambiata. Gran parte dei locali dove trascorrevano il tempo non esistono più, come gli amici, quasi tutti scomparsi: quei pochi rimasti mostrano i segni dell'evidente invecchiamento. Dopo vari deludenti tentativi di reinserimento, falliti tutti miseramente, si presenta ai due la grande occasione per dimostrare la loro vitalità. Il Gold Coast Flyer sta per andare in pensione e, il giorno del suo ultimo viaggio, Archie e Harry, a cui si associano Leon, un killer incaricato di uccidere i due trent'anni prima, deciso a rispettare l'impegno preso, e il giovane assistente sociale destinato al loro controllo, decidono di assaltare il treno, anche se non trasporta niente. Braccati dalla polizia, con un ultimo atto coraggioso, lanciando il treno a tutta velocità, sconfinano in Messico, per consegnarsi ad un'altra polizia.
SCHEDA FILM

Regia: Jeff Kanew

Attori: Burt Lancaster - Harry Doyle, Kirk Douglas - Archie Long, Charles Durning - Deke Yablonski, Alexis Smith - Belle, Dana Carvey - Richie Evans, Darlanne Fluegel - Skye, Simmy Bow - Schultz, Billy Barty - Philly, Eli Wallach - Leon B. Little, Monty Ash - Vince

Soggetto: Jim Cruickshank, James Orr

Sceneggiatura: Jim Cruickshank, James Orr

Fotografia: King Baggot

Musiche: James Newton Howard, Burt Bacharach

Montaggio: Kaja Fehr

Durata: 101

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: SCOPE A COLORI

Produzione: JOE WIZAN

Distribuzione: UIP (1987) - TOUCHSTONE HOME VIDEO

CRITICA
"Stanco e monotono amarcord in chiave grottesca dei polizieschi anni Quaranta, di cui proprio gli invecchiatissimi protagonisti sono stati fra gli alfieri. I due ammuffiti divi si trascinano penosamente (meglio comunque Burt Lancaster, nonostante i tre anni in più del socio) costretti a pronunciare battute cretine e a sottostare a gag stile Ridolini. Si salva l'ultima parte, prettamente d'azione, ma il resto è tutto da dimenticare." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 15 maggio 2004)