Bullet Train

2.5/5
Dal romanzo di Kōtarō Isaka il thriller pulp e adrenalinico diretto da David Leitch. Brad Pitt e un cast eterogeneo per un divertimento a incastro dal fiato non lunghissimo. Apertura al 75mo Festival di Locarno, in sala dal 25 agosto

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USA 2021
Ladybug è uno sfortunato killer che vuole svolgere in pace il proprio lavoro dopo che un ingaggio di troppo non è andato secondo i piani. Ma il destino riserva sorprese. L'ultima missione di Ladybug lo vede scontrarsi con avversari letali provenienti da ogni parte del pianeta sul treno più veloce del mondo, dal quale deve trovare un modo per scendere.
SCHEDA FILM

Regia: David Leitch

Attori: Brad Pitt - Ladybug, Sandra Bullock - Maria Beetle, Aaron Taylor-Johnson - Tangerine, Joey King - Prince, Brian Tyree Henry - Lemon, Andrew Koji - Kimura, Zazie Beetz, Michael Shannon, Logan Lerman

Sceneggiatura: Zak Olkewicz

Musiche: Dominic Lewis

Scenografia: David Scheunemann

Arredamento: Elizabeth Keenan

Costumi: Sarah Evelyn

Effetti: J.D. Schwalm, Michael Brazelton - Visual Effects

Colore: C

Genere: THRILLER AZIONE

Specifiche tecniche: (2.39 : 1)

Tratto da: basato sul romanzo 'I sette killer dello Shinkansen' di Kōtarō Isaka (ed. italiana Enaudi,2021)

Produzione: DAVID LEITCH E KELLY MCCORMICK PER 87NORTH, CTB INC., FUQUA FILMS

Distribuzione: WARNER BROS. iTALIA, SONY PICTURES ITALIA

Data uscita: 2022-08-25

TRAILER
NOTE
- PRODUTTORI ESECUTIVI: BRITTANY MORRISSEY, BRENT O'CONNOR, RYOSUKE SAEGUSA, KAT SAMICK, YUMA TERADA.

- FILM D'APERTURA DEL 75. LOCARNO FILM FESTIVAL (2022).
CRITICA
"Trasferito sullo schermo il bizzarro thriller di Isaka Kotaro (da noi 'I sette killer dello Shinkansen', Einaudi) perde parte della sua peculiare vena ironica. Non tanto perché il film affida a interpreti per lo più caucasici i ruoli principali - un «whitewashing» che in Giappone ha provocato qualche polemica - quanto per l' accentuazione del manieristico registro pop-tarantiniano (peraltro già insito nella pagina) con cui il copione declina l' avventura, giocando di pulp e alzando il livello della violenza. E tuttavia David Leitch, che prima di diventare regista è stato coordinatore di stunt, è abile a costruire le scene di azione e il cast all-star è indovinato: con menzione per il Kimura di Andrew Koji (Warrior); l' odiosa ragazzina Joey King, gli «Agrumi» Bryan Tyree Henry e Aaron Taylor-Johnson (...); nonché i cammei di Michael Shannon e Sandra Bullock. Ma l' anima di tutto è il Coccinella di Brad Pitt, che con intatto carisma svaria una volta di più su quel registro di ansiogena, ingenua svagatezza che solo lui riesce a rendere incantevole." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 04 agosto 2022)

"Apertura del 75esimo Festival di Locarno è un popcorn movie di (non cattivo) gusto e (qualche) sostanza, adrenalinico nelle promesse, autoironico nella tratta e nemmeno sonnolento negli esiti (...) è un action che non lesina sulle botte, titilla il karma ed è - letteralmente - uno starring vehicle per Mr. Pitt: Brad avrà qualche problema a riconoscere l' altro (prosopagnosia), ma noi non lo ricambiamo, a quasi 59 anni ha faccia da schiaffi, physique du rôle e humour per staccarci il biglietto. Ecco, semmai si potrebbe discutere la destinazione d' uso di Bullet Train, in cui lo scompartimento scansiona la drammaturgia, condiziona lo spettacolo e contingenta i campi lunghi (...)." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 04 agosto 2022)

"Il film nasce da un romanzo giapponese - 'I sette killer dello Shinkansen' di Kõtarõ Isaka - che non può non ricordare Agatha Christie e i suoi misteri, soprattutto di ambientazione ferroviaria, come questo 'Bullet Train' dai dialoghi torrenziali e accelerati, specchio di una trama e di colpi di scena senza sosta. (...) al centro della vicenda c' è un uomo che deve patteggiare per la propria vita con i rivali che lo vogliono morto. Un gioco mozzafiato che si avvolge e si svolge elasticamente. Si corre a tutta birra. Si tendono insidie. Ma si resta nello stesso posto. Un treno. Spia di un' unità di tempo e luogo, raramente così coesa." (Stefano Giani, 'Il Giornale', 25 agosto 2022)