Becket e il suo re

Becket

GRAN BRETAGNA 1964
La storia si svolge in Inghilterra e in Francia verso la fine del XII secolo. Re Enrico II è legato da profondo affetto a Tommaso Becket, suo Cancelliere. Egli lo considera suo unico e fedele amico, sia nelle avventure sentimentali che nelle vicissitudini politiche, in un periodo di particolare drammaticità per il trono. Mentre i due si trovano in Francia per la riconquista di alcuni territori, la morte dell'arcivescovo di Canterbury suggerisce a re Enrico un progetto per legare il clero inglese alla corona: nominare Becket arcivescovo di Canterbury. La nomina provoca nel Cancelliere un profondo turbamento morale che spingerà alla fine Tommaso a schierarsi apertamente contro il re a difesa della libertà della Chiesa e dell'"onore di Dio". Colpito duramente dall'abbandono del suo unico amico, Enrico II dà l'avvio ad una intransigente politica contro l'arcivescovo che culminerà nel dramma. Convinti di eseguire un desiderio inespresso del loro re, quattro baroni uccideranno l'arcivescovo Becket che, coraggiosamente, li ha attesi nella sua Cattedrale.
SCHEDA FILM

Regia: Peter Glenville

Attori: Richard Burton - Thomas A Becket, Peter O'Toole - Re Enrico II, John Gielgud - Re Luigi VII, Donald Wolfit - Vescovo Folliot, Martita Hunt - Regina Matilda, Pamela Brown - Regina Eleonora, Siân Phillips - Guendalina, Felix Aylmer - Arcivescovo di Canterbury, Gino Cervi - Cardinale Zambelli, Paolo Stoppa - Papa Alessandro III, David Weston - Fratello John

Soggetto: Jean Anouilh - testo teatrale

Sceneggiatura: Edward Anhalt, Lucienne Hill - adattamento

Fotografia: Geoffrey Unsworth, Ernest Day

Musiche: Laurence Rosenthal

Montaggio: Anne V. Coates

Scenografia: John Bryan

Costumi: Margaret Furse

Durata: 148

Colore: C

Genere: DRAMMATICO STORICO

Specifiche tecniche: 35 MM GONFIATO A 70 MM, PANAVISION - TECHNICOLOR

Tratto da: testo teatrale omonimo di Jean Anouilh

Produzione: HAL WALLIS PRODUCTIONS, KEEP FILMS, PARAMOUNT PICTURES

Distribuzione: PARAMOUNT

NOTE
- OSCAR 1964 PER LA MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE A EDWARD ANHALT. IL FILM AVEVA AVUTO 10 CANDIDATURE: MIGLIOR FILM, REGIA, MUSICA, FOTOGRAFIA, MONTAGGIO, SCENE, COSTUMI E PER I DUE ATTORI PROTAGONISTI, BURTON E O'TOOLE, E GIELGUD, NON PROTAGONISTA.
CRITICA
"Si tratta di una realizzazione cinematografica puntualmente fedele alla forma e alla sostanza dell'opera teatrale di Anouilh. La trasposizione in moderna chiave psicologica di un dramma spirituale e politico nettamente medievale, raffredda e schematizza il calore drammatico ed umano della storia. Rifacendosi alla tradizione cinematografica delle opere scespiriane, il film si presenta come uno spettacolo di grande respiro, accuratametne realizzato nei suoi elementi decorativi, con immagini talvolta molto suggestive, ed interpretato con vigorosa aderenza ai caratteri dei personaggi." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 55, 1964)