Prince of Persia - Le Sabbie del Tempo

Prince of Persia: The Sands of Time

1/5
Ecco il nuovo, costoso kolossal della Disney: esotismo, magia, amore e avventura per un cocktail insapore

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USA 2010
Il principe Dastan, affascinante mascalzone, si troverà costretto suo malgrado a unire le forze con la misteriosa principessa Tamina per lottare con lei contro le forze oscure che vogliono impadronirsi di un antico e leggendario pugnale. La poderosa arma infatti è in grado di scatenare le 'Sabbie del Tempo' e può permettere al suo possessore di dominare il tempo e con esso il mondo.
SCHEDA FILM

Regia: Mike Newell

Attori: Jake Gyllenhaal - Principe Dastan, Gemma Arterton - Tamina, Steve Toussaint - Seso, Toby Kebbell - Garsiv, Richard Coyle - Tus, Ronald Pickup - Re Sharaman, Ben Kingsley - Nizam, Alfred Molina - Sceicco Amar, Reece Ritchie - Bis, Gísli Örn Garðarsson - Zolm, capo degli Assassini, Stephen Pope - Roham

Soggetto: Jordan Mechner - videogame

Sceneggiatura: Boaz Yakin, Doug Miro, Carlo Bernard

Fotografia: John Seale

Musiche: Harry Gregson-Williams

Montaggio: Mick Audsley, Michael Kahn, Martin Walsh

Scenografia: Wolf Kroeger

Arredamento: Elli Griff

Costumi: Penny Rose

Effetti: Tom Wood (III)

Altri titoli:

Prince of Persia

Durata: 127

Colore: C

Genere: AVVENTURA FANTASY

Tratto da: videogame "Prince of Persia: Le sabbie del tempo" ideato da Jordan Mechner

Produzione: JERRY BRUCKHEIMER FILMS, WALT DISNEY PICTURES

Distribuzione: WALT DISNEY STUDIOS MOTION PICTURES, ITALIA

Data uscita: 2010-05-19

TRAILER
NOTE
- JORDAN MECHNER FIGURA ANCHE COME PRODUTTORE ESECUTIVO.
CRITICA
"Esce oggi in 600 copie 'Prince of Persia - Le sabbie del tempo', il film della Disney basato sul personaggio popolarissimo dei videogiochi, il principe Dastan. L'eroe digitale, uno dei più grandi successi di sempre nel campo dei videogame, fu creato nel 1989 da Jordan Mechner che cercava 'un universo non ancora ricreato nei videogiochi'. Il film è una megaproduzione dei creatori della saga dei 'Pirati dei Caraibi', che si avvale della regia di Mike NeweII ('Quattro matrimoni e un funerale' e 'Harry Potter e il calice di fuoco') e di attori come Ben Kinglsey e Alfred Molina oltre a giovani star come Jake Gyllenhaal nel ruolo del protagonista e Gemma Arterton (la principessa Tamina di Alamut). Il film, ricchissimo di effetti speciali, sembra fare l'occhiolino all'attualità. La scena iniziale dell'attacco alla città sacra di Alamut avviene dietro 'informazioni riservate e certe', ma false, che la città stia costruendo armi. Un parallelismo con il caso delle inesistenti armi di distruzioni di massa che hanno dato il via alla Seconda Guerra del Golfo." ('Avvenire', 19 maggio 2010)

"Non so se sia infelice il cinema che ha ancora bisogno di videogames (prima era il contrario) ma 'Prince of Persia' è un giocattolo divertente in cui comanda l'effetto speciale digitale nel creare disastri (...). Ma come si addice a un gioco, gli effetti visivi sono assoluti padroni nei panorami magnifici computerizzati dal vivo del Marocco, mentre il clou è il riavvolgimento del tempo che passa e va come un vortice sui profili degli attori, effetto digitale giocato sul ralenti come il famoso 'bullet time' di 'Matrix', che smorzava la velocità dei proiettili. Pur senza scomodare Proust, viene in mente 'Lawrence d'Arabia', grazie a un accordo musicale di flagrante plagio e per il marketing esotico dell'insieme che alla fine risulta avvolgente e gradevole anche perché si evita troppa adrenalina e soprattutto il 3D che avrebbe gettato sabbia negli occhi non in senso metaforico. Dirige il tutto Mike Newell, autore inglese di '4 matrimoni e un funerale' e di un Harry Potter, DNA da colonialismo; cast protetto da ghiotti caratteristi inglesi come Kingsley e il bravo Alfred Molina, tipo kolossal Anni '60. Che poi sia addirittura un film scespiriano in cui vagano fantasmi di Riccardo III e Re Lear, qui avrei seri dubbi." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 21 maggio 2010)

"Questa sì che è una bella sorpresa. 'Prince of Persia' pare appena uscito da 'Le mille e una notte', opportunamente riverniciato per il più smaliziato pubblico di oggi. Mancano i due Douglas Fairbanks e Errol Flynn, ma c'è un attore che li vale in simpatia, vigore e faccia tosta, Jake Gyllenhaal. (...) Facendo grande uso sì di effetti speciali, ma dispensando anche secchiate di ironia. Come quando l'esercito persiano si riversa nella città santa di Alamut, perché gli 007 hanno bisbigliato che là si preparano armi contro i nemici del Paese. Chissà come fischieranno le orecchie di Mister Bush? (...) Tra le tante scene irresistibili, l'arrampicata sul palazzo nemico usando come appigli le frecce scoccate in tempo reale e la corsa degli struzzi nell'inedito struzzodromo. Insomma un gran divertimento per tutti. Con lo strafottente protagonista che si accontenta di un bacio. Cose che capitano solo nelle favole." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 21 maggio 2010)