Madamigella di Maupin

ITALIA 1965
Maddalena, nobile fanciulla nella Francia del XVIII secolo, per nulla disposta ad accettare un matrimonio combinato dai parenti, approfitta di un'invasione nemica per allontanarsi da casa vestita da soldato e prende il nome di Teodoro. Finisce però per venire reclutata a viva forza da un baldo capitano, Alcibiade, che, nei suoi confronti dimostra un vivo senso di protezione. Maddalena, vicina al suo capitano nel corso di mirabolanti imprese, non tarda a subirne il fascino virile, e, una volta scomparso dopo una battaglia, lo ricerca con amore. Ma la sua identità viene scoperta da un altro cavaliere, un poetastro nobile e parassita, D'Albert, che s'innamora perdutamente di lei e la insegue in città. Più confusa che infastidita dalle proposte del nuovo pretendente, Maddalena desidererebbe tornare tra i suoi quando ricompare Alcibiade. Nell'intento di allontanare definitivamente il capitano dal suo alfiere, D'Albert gli lascia intendere l'equivoco delle vesti maschili di Teodoro, ma la ragazza, rimessasi gli abiti di donna, dichiara il suo amore ad Alcibiade che l'accetta sorpreso e felice.
SCHEDA FILM

Regia: Mauro Bolognini

Attori: Catherine Spaak - Maddalena di Maupin/Falso Teodoro, Robert Hossein - Cap. Alcibiade, Tomas Milian - D'Albert, Michaela - Rosetta, Ottavia Piccolo - Principessa Ninon, Ángel Álvarez - Monsieur de Maupin, Franco Squarciapino - Primo Maestro, Cesare Gelli - Secondo Maestro, Manuel Zarzo - Il Sergente, Nino Fuscagni, Josip Roncovic, Elvira Kralj, Roberto Coppa

Soggetto: Théophile Gautier - romanzo, Luigi Magni - adattamento

Sceneggiatura: Luigi Magni, José Gutiérrez Maesso

Fotografia: Roberto Gerardi, Sante Achilli - operatore

Musiche: Franco Mannino

Montaggio: Nino Baragli

Scenografia: Ezio Frigerio

Arredamento: Francisco Canet

Costumi: Danilo Donati

Aiuto regia: Ruggero Deodato, Massimo Castellani

Altri titoli:

Le Chevalier de Maupin

Durata: 95

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: TECHNISCOPE TECHNICOLOR

Tratto da: romanzo omonimo di Théophile Gautier

Produzione: JOLLY (ROMA), PATHE'(PARIGI), TECISA (MADRID), FILMSERVIS (LUBIANA)

Distribuzione: UNIDIS

NOTE
- ESTERNI GIRATI IN VARIE LOCALITA DELLA SLOVENIA E NELLA CITTA' DI LUBIANA.

- PREMIO ALLA REGIA AL XIV FESTIVAL DI SAN SEBASTIAN (1966).
CRITICA
"Il tema, abbastanza scabroso, è offerto con malizia insistente ed eccessivamente attorno ad esso si concentra tutta la storia del film, che per il resto è abbastanza malcondotto e stiracchiato, a parte le finezze fotografiche del bravo Gerardi (...) e le scenografie di Frigerio." (G.B. Cavallaro, "L'Avvenire d'Italia", 12 gennaio 1966)