Il capolavoro di Henrik Ibsen nella versione brat, femminista, queer e black firmata da Nia DaCosta, con un’incandescente Tessa Thompson. Alla Festa del Cinema di Roma
Il franchise si tinge di rosa, si uniforma agli standard del politicamente corretto, e punta tutto sull’ironia che sfocia nell’eccesso. Manca la grinta dei tempi d'oro, e tante altre cose