Kelly Reichardt firma un film di impeccabile rigore formale, sospeso tra minimalismo, disillusione e un'America che si perde nei suoi stessi ideali. Ma il coinvolgimento emotivo resta un'ipotesi. In concorso
Alla regista americana il riconoscimento del festival, giunto alla 75esima edizione. Il direttore Giona A. Nazzaro: "Forse la cineasta più appassionante in attività". Premiazione in Piazza Grande il 12 agosto