Lo avevamo in parte anticipato qualche giorno fa. Come di consueto ormai – per rispettare la tradizione di approdare il giorno stesso nelle sale di tutta la nazione – il film che aprirà il Festival di Cannes batte bandiera francese.

Nello specifico, quest’anno sarà Le deuxième acte (The Second Act) di Quentin Dupieux (che inizialmente si intitolava À notre beau métier), ultima fatica del prolifico regista e sceneggiatore, nonché musicista (Mr. Oizo), ad inaugurare la 77ma edizione, il 14 maggio, fuori concorso.

Regista che abbraccia la libertà – nel tono, nella forma e nel soggetto – Quentin Dupieux si è liberato dalle convenzioni attraverso un corpus di opere già vasto (13 lungometraggi in 17 anni), stabilendo l'assurdo come genere a sé stante: dal road movie ambientato sullo sfondo della chirurgia plastica (Steak), passando per uno pneumatico killer (Rubber), poliziotti senza crimine (Wrong Cops), per un regista alla ricerca dell'urlo migliore (Reality), per una mosca gigante addestrata da teppisti (Mandibules), fino ad una cantina dai poteri spazio-temporali (Incredibile ma vero)...

Come i precedenti, anche Le deuxième acte torna a ragionare sulle dinamiche della recitazione – già tema centrale di Yannick e Daaaaaali! – e lo fa con un cast all star: Léa Seydoux, Vincent Lindon e Louis Garrel entrano per la prima volta nell'universo demenziale di Quentin Dupieux, mentre Raphaël Quenard ritorna per la quarta volta, dopo Mandibules, Il fumo fa tossire e Yannick.

Quest’ultimo film racconta di Florence, che vuole presentare David, l'uomo di cui è perdutamente innamorata, a suo padre Guillaume. Ma David non è attratto da Florence e vuole gettarla tra le braccia del suo amico Willy. I quattro personaggi si incontrano in un ristorante in mezzo al nulla.

La cerimonia di apertura del 77° Festival di Cannes sarà trasmessa in diretta su France Télévisions e Brut, martedì 14 maggio.

Camille Cottin, come già annunciato, presenterà la serata. Numerosi cinema francesi proietteranno la cerimonia e il film d'apertura con il sostegno della Fédération Nationale des Cinémas Français (FNCF) e in partenariato con France Télévisions e Brut.