Da Elodie a Sabrina Impacciatore, dalle due Valerie, ovvero la Golino e la Bruni Tedeschi, a Gabriele Muccino. Nuove star, nuove storie, nuovi agenti, per la seconda stagione di Call My Agent-Italia, la serie Sky Original, prodotta da Sky Studios e Palomar, remake del cult francese Dix pour cent.

Dal 22 marzo su Sky e in esclusiva su Now tornano dunque tutti i protagonisti ovvero gli agenti interpretati da Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico, e l’appena scomparsa Marzia Ubaldi (alla quale è dedicato il primo episodio) e si riaccendono i riflettori sul dietro le quinte del cinema italiano. Tra tanti nel cast anche Sara Lazzaro, Emanuela Fanelli e Corrado Guzzanti.

Sei nuovi episodi diretti da Luca Ribuoli, scritti da Lisa Nur Sultan, con Federico Baccamo e Dario D’Amato, che metteranno ancora al centro le vicissitudini della CMA, la Claudio Maiorana Agency, immaginaria agenzia di spettacolo con sede a Roma, e le disavventure dei suoi soci sempre alle prese con le carriere dei più grandi protagonisti dello showbiz e pronti a nuove sfide.

Una seconda stagione più malinconica e profonda rispetto all’originale francese. “La prima stagione è andata bene e volevamo anche portare qualcosa di adulto all’interno di questo fumettone. Abbiamo provato a raccontare sfumature più cupe del dietro le quinte, perché ci sono, e a mettere in scena qualcosa di più profondo nei rapporti. Insomma volevamo far vedere anche il nero e non solo i frizzi e i lazzi”, dice la sceneggiatrice Lisa Nur Sultan. Che poi annuncia: “È stata molta faticosa questa stagione ed è il motivo per cui non scriverò la terza. La prossima la guarderò dal divano. È complesso capire le guest che sono disponibili a partecipare e poi unirle in fase di scrittura. È un’enorme matrice di incastri che poi a un certo punto diventano sei soggetti.

Comunque mi sono sempre sentita liberissima nella scrittura, nel bene e nel male”.

E il regista Luca Ribuoli dice: “La sfida produttiva è stata ambiziosa e gigante. È stata più dura la seconda della prima. Lisa e il suo team hanno cercato di trovare un’indipendenza maggiore rispetto all’originale. È stata complessa. Un lavoro molto immersivo. Ho girato a Venezia durante la Mostra del Cinema e non avrei mai immaginato di farlo. È stato davvero molto emozionante stare lì. Per questo ringrazio davvero il direttore Alberto Barbera che ha prestato sé stesso e il festival alla serie”.

“Questa serie ha un orizzonte che non è solo divertimento, ma ha anche profondità e serietà”, dice Michele Di Mauro. E Sara Drago: “La scrittura quest’anno va in una dimensione di scoperta dei personaggi lasciando emergere di più la loro fragilità. Il mio personaggio si trova per la prima volta nella vita a chiedersi quanto spazio abbia dedicato all’amore e quanto al lavoro. È stato bello trovare una morbidezza e una fragilità in un personaggio così forte e determinato come una prua di una nave. È stato molto umano”.

Luci e ombre, humour e glamour. Tante le nuove guest star della seconda stagione. Oltre ai già citati si aggiungono: Gian Marco Tognazzi, Claudio Santamaria, Serena Rossi, Francesca Barra e Davide Devenuto. Tutti hanno subito accettato. Tranne Fiorello? “Nessuna delle star ha detto di no. È vero che abbiamo a lungo corteggiato Fiorello. È un grande fan della serie, ma non se l’è sentita. Magari farà parte della terza stagione. Ci riproveremo”, risponde Carlo Degli Esposti, fondatore di Palomar. E Lisa Nur Sultan: “Alcune star si sono autocandidate. Ma quelle scelte le abbiamo contattate tutte noi. Tanti si sono poi proposti e siamo contenti che molti vogliano partecipare in futuro”.

Poi Carlo Degli Esposti aggiunge: “Siamo riusciti a creare un mondo italiano che ti fa dimenticare quello di origine, una grande idea televisiva dopo Il grande fratello e altre invenzioni di racconto. Ci divertiamo molto a fare questa serie e dà al cinema un equilibrio. È anche un insegnamento al settore su come dovrebbe evolvere nel futuro. In questo senso è divertente, ma anche terapeutica”.

Infine conclude Nils Hartmann, Executive vicepresidente Sky Studios per l’Italia: “La nostra è stata una sfida vista la grande qualità del format francese. Ci siamo resi conto che si poteva anche sbagliare. Per Sky è stato un successo indescrivibile. Abbiamo trovato la nostra identità e anche in questa seconda stagione ci siamo sempre più affezionati a questo ufficio di pazzi squinternati che amano il loro lavoro. Faremo di sicuro anche la terza stagione”.