Il regista e sceneggiatore Robert Benton è morto a Manhattan all’età di 92 anni. Nato a Waxahachie, in Texas, il 29 settembre 1932, Benton è stato un limpido e squisito narratore umanista che ha recuperato la tradizione del grande racconto americano, vincitore di due premi Oscar per Kramer contro Kramer (per la regia e la sceneggiatura non originale) e uno per Le stagioni del cuore (sceneggiatura originale).

La prima candidatura dell’Academy arriva grazie al primo titolo che firma da autore: Gangster Story (1967), scritto insieme a David Newman e diretto da Arthur Penn, capolavoro della New Hollywood che rievoca la storia dei fuorilegge Bonnie e Clyde (Faye Dunaway e Warren Beatty) infrangendo molti tabù nella rappresentazione della violenza e del sesso. Benton e Newman scrivono un altro film legato ai fermenti controculturali, il western Uomini e cobra di Joseph L. Mankiewicz (1970), e, insieme a Buck Henry, Ma papà ti manda sola? di Peter Bogdanovich (1972), epocale commedia che omaggia e aggiorna la tradizione della screwball, i modelli della pochade e gli stilemi dello slapstick.

Benton debutta alla regia nel 1972 con Cattive compagnie, scritto sempre con Newman, western che destruttura la mitologia della frontiera attraverso il racconto di due giovani che fuggono dalla leva obbligatoria durante la guerra civile. Separatosi professionalmente da Newman dopo aver collaborato alla sceneggiatura di Superman di Richard Donner (1978), Benton scrive e dirige in solitaria L’occhio privato (1977), prodotto da Robert Altman, malinconico dramedy giallo con l’attempato detective Robert Benton ingaggiato da Lily Tomlin alla ricerca del gatto smarrito, che gli fa guadagnare la seconda nomination all’Oscar per la sceneggiatura originale.

La consacrazione di Benton arriva nel 1979 con Kramer contro Kramer, ereditato da François Truffaut, acclamato dalla critica e dal pubblico che lo rende il massimo successo della stagione (più di 170 milioni di dollari al box office internazionale). Storia di un divorzio che esplora le conseguenze del conflitto dei genitori sul figlio, il tema dei padri separati e gli stereotipi di genere, il melodramma legal spezza i cuori di mezzo mondo e vince cinque premi Oscar per film, regia, sceneggiatura non originale, attore a Dustin Hoffman e attrice non protagonista a Meryl Streep (in totale le nomination erano nove).

Benton ritrova Streep in Una lama nel buio (1982), thriller hitchcockiano ricavato da un soggetto scritto con David Newman, incentrato su uno psichiatra (Roy Scheider) che si improvvisa detective dopo l’assassinio di un suo paziente. Le stagioni del cuore (1984), piccola epopea familiare ambientata nel natio Texas della Grande Depressione, segna il ritorno a quel dramma rurale molto frequente nel cinema americano a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta (I giorni del cielo, I cancelli del cieloCountry, Crimini del cuore) e vince due Oscar: attrice (Sally Field) e sceneggiatura originale.

La commedia crime Nadine, un amore a prova di proiettile (1987) con Jeff Bridges e Kim Basinger è un flop, così come Billy Bathgate – A scuola di gangster (1991), biopic del gangster ebreo Dutch Schultz (interpretato da Dustin Hoffman) dal punto di vista di un ragazzo irlandese. Funziona meglio La vita a modo mio (1994), sommesso saggio di recitazione di Paul Newman alle prese con uno dei ruoli più irredenti della sua carriera (altre due candidature dall’Academy per l’attore e la sceneggiatura non originale, tratta dal romanzo di Richard Russo). Benton ritrova Newman e Russo nello sfortunato noir crepuscolare Twilight (1998), interpretato anche da Gene Hackman e Susan Sarandon.

Nel 2003 “osa” tradurre in immagini La macchia umana di Philip Roth, ma il dramma con Anthony Hopkins e Nicole Kidman non è un successo. Dopo aver scritto e prodotto la commedia The Ice Harvest di Harold Ramis (2005), dirige l’ultimo film nel 2007, il sentimentale Feast of Love con Morgan Freeman. Tra gli altri premi di Benton, l’Orso d’Argento alla Berlinale per la regia di Le stagioni del cuore, un Directors Guild of America Award per Kramer contro Kramer, il premio alla carriera della Writers Guild of America nel 2007.