Addio a Laurent Cantet. Il regista e sceneggiatore francese Laurent Cantet, vincitore nel 2008 della Palma d’oro al Festival di Cannes con La classe, è morto a Parigi dopo una lunga malattia. Aveva 62 anni.

Internazionalmente apprezzato per il suo cinema di impegno sociale, lavorava a un nuovo lungometraggio, L’apprenti, che sarebbe dovuto uscire nel 2025.

Nato a Melle il 15 giugno 1961, Cantet aveva vinto il Premio Jean Vigo nel 1995 con il cortometraggio Tous à la manif, per poi incantare pubblico e critica con Risorse umane (1999), César per la migliore opera prima, A tempo pieno (2001) e Verso il sud. Aveva poi firmato 7 días en La Habana, Foxfire – Ragazze cattive, Ritorno all’Avana, L’atelier e Arthur Rambo – Il blogger maledetto.

Con La classe - Entre les murs, che a Cannes 2008 venne preferito dalla giuria presieduta da Sean Penn a Gomorra (Grand Prix) di Matteo Garrone e Il Divo (Premio della Giuria) di Paolo Sorrentino, adattò il libro parzialmente autobiografico dell'insegnante François Bégaudeau, che interpretava anche il ruolo del protagonista.

A dare notizia della morte il suo agente all'AFP, confermando l'anticipazione del quotidiano Libération, Cantet si è sempre votato alla realtà, con afflato umanista, convinzione repubblicana e attitudine laica.
Aveva iniziato con il documentario Un été à Beyrouth nel 1990, diventando poi l'assistente di Marcel Ophüls per Veillées d'armes (1994), sulla guerra in ex-Jugoslavia.

Risorse umane lo fece conoscere al grande pubblico, nel 2012 si scagliò contro il divieto ai minori di anni 14 imposto in Italia al suo Foxfire - Ragazze cattive, tratto da Joyce Carol Oates e incentrato su un gruppo di ragazzine che nella provincia americana degli Anni Cinquanta si vendicano delle umiliazioni subite dagli uomini: “La commissione censura pensa che gli adolescenti italiani abbiano meno capacità di discernimento dei coetanei francesi, belgi, argentini o canadesi? In nessuno di questi Paesi il film è stato censurato”.