Zootropolis, come suggerisce la parola stessa, è una metropoli, una città diversa dalle altre, in cui “ognuno può essere ciò che vuole”. È formata da diversi quartieri: l’elegante Piazza Sahara abitata dagli animali del deserto; Tundratown con gli orsi polari e gli alci; il distretto di Foresta Pluviale, caldo e umido; la Little Rodentia dove vivono i roditori più piccoli; la Tana dei conigli con tenerissimi coniglietti. E una di loro è la protagonista di questa divertente e profonda storia, caratterizzata da un mondo animale che ricorda pregi e difetti di quello umano. La coniglietta Judy Hopps sin da bambina sogna un futuro a Zootropolis e da poliziotta. Con determinazione e coraggio raggiungerà il suo obiettivo, anche se il percorso non sarà semplice…

Zootropolis è un vero e proprio poliziesco. Una poliziotta e un ladro insieme per difendere la città da un gruppo di malviventi. Un’ennesima prova di grande creatività da parte della Walt Disney Company e dei suoi registi: Jared Bush, Byron Howard e Rich Moore. Nel film, sicuramente per un pubblico anche di bambini, vi è una forte sotto-trama. Una riflessione sul mondo umano, ancora troppo violento e gerarchico, in cui vige la divisione tra predatori e prede. Judy fa parte infatti di una minoranza e solo con la personale forza di volontà riuscirà a essere ciò che vuole.

In Zootropolis non mancano riferimenti a classici del cinema e della serialità televisiva, come Il Padrino e Breaking Bad, o sketch divertentissimi, primo tra tutti la scena dei bradipi all’interno della motorizzazione (vera chicca di tutto il film!). Tra il poliziesco e il mistero non manca la vera essenza Disney, quella classica ma mai fuori moda, in cui “i sogni son desideri”. E tra realtà e finzione Zootropolis è l’immagine di una metropoli o meglio ancora, di una giungla moderna, divisa per razza, sesso e religione, in cui esistono barriere che, come dimostra la coniglietta Judy, possono e devono essere superate.