Se, ormai, da qualche anno a questa parte, la famosa "new wave" dell'horror asiatico si è completamente esaurita (tranne qualche rara gemma come Exte-Hair Extension), la stessa cosa non si può dire, purtroppo, per i remake americani dei più famosi film asiatici dell'orrore. Dopo i dimenticabili(ssimi) Shutter, The Eye e One Missed Call, questa volta è il turno del coreano Tale of Two Sisters, diretto nel 2003 da Ji-woon Kim. La storia, adattata per il pubblico occidentale da Craig Rosenberg e Doug Miro e diretta da Charles e Thomas Guard, racconta della giovane Anna Rydell (Emily Browning) che, dopo una degenza in ospedale psichiatrico, torna a casa dal padre Steven (David Strathairn), dalla sorella Alex (Arielle Kebbel) e dalla matrigna Rachel (Elizabeth Banks), ma l'atmosfera diventa subito molto "pesante" anche perché Anna è convinta che uno spirito maligno infesti la casa e uccida le persone a lei vicine. Banale, noioso e "addomesticato", The Uninvited razionalizza tutto ciò che era ambiguo (e quindi affascinante) in Tale of Two Sisters e punta su un colpo di scena finale "alla Sesto Senso" così scontato e già visto che anche gli spettatori non votati all'horror riescono ad intuire dopo 20 minuti di film. Vade retro.