Uno dei punti di forza del cinema è che agisce in modo “fisico” sul nostro immaginario. L’immedesimazione ci fa emozionare come nei sogni, anche le imprese più grandiose le possiamo vivere da protagonisti. The Rescue è un documentario realizzato sulla percezione. La luce, l’oscurità, il cielo e l’acqua sono gli elementi dai quali lo spettatore resta incantato. Da un senso di claustrofobia, immersi nell’acqua a centinaia di metri di profondità, si passa al desiderio di aperture solari. E la storia ha dell’incredibile.

Il 23 giugno del 2018 una pioggia torrenziale aveva bloccato una squadra di calcio composta di giovanissimi nella grotta di Tham Luang, in Thailandia. Erano tutti ragazzi, al massimo di sedici anni, accompagnati dal loro allenatore. Il Paese e il mondo si mobilitarono per salvarli. Tra gli “eroi” arrivarono un gruppo di speleologi amatoriali, ormai in pensione, dalle capacità fuori dal comune.

 

Sembra un’epopea degna di Hollywood, costruita come un thriller. Infatti oltreoceano esiste anche un filone chiamato cave movie, che si concentra su disastri e creature preistoriche incontrati nelle viscere del pianeta. Tra i più conosciuti c’è Sanctum 3D del 2011 di Alister Grierson. Ma qui non siamo dalle parti della finzione.

In The Rescue la realtà si mescola all’impossibile, in un’avventura dal ritmo serrato, dove i paladini sono coloro che la società ha messo ai margini. I protagonisti hanno sempre avuto problemi a relazionarsi con gli altri, e per questo il loro hobby era fatto situazioni estreme. Dal loro coraggio nasceva una speranza di redenzione.

A produrre è il National Geographic, dietro la macchina da presa spiccano Jimmy Chin ed Elizabeth Chai Vasarhelyi, vincitori di un Oscar con Free Solo, che raccontava le imprese dello scalatore Alex Honnold, uno dei migliori free climber di sempre. Esiste una connessione tra Honnold e i “cavalieri” di The Rescue. Sono caratteri introversi, chiusi in loro stessi, poco avvezzi a socializzare. Il film diventa quindi una riflessione sui talenti nascosti, sulla necessità di andare oltre la superficie, di spingersi al di là dei confini conosciuti. Il braccio di ferro tra uomo e natura si unisce a sfumature intimiste, ai racconti fantastici legati all’infanzia. L’affresco mescola passato e presente, in quasi due ore in cui spesso si trattiene il respiro. The Rescue sarà in sala il 16, 17 e 18 maggio, distribuito da Wanted Cinema.