Un uomo incatenato di fronte a un monitor. Dallo schermo le sadiche istruzioni per avere salva la vita: con un bisturi deve scavarsi nella cavità dell'occhio e recuperare una chiavetta. Il timer ticchetta, ma lui non ce la fa. La morsa di ferro che gli imbriglia la testa scatta e gli frantuma il cranio. Sono le immagini shock con cui si apre Saw II, ritorno splatter de L'enigmista a un anno esatto dal suo convincente esordio. Tensioni e premesse dell'incipit si perdono però presto negli sviluppi. Il folle omicida del primo episodio è tornato a colpire con simili modalità: riunito un gruppo di ragazzi in un appartamento blindato, li soffoca gradualmente liberando del gas nervino. L'unica via di scampo è la soluzione degli enigmi a cui li sottopone. Il meccanismo, inatteso e vincente nel primo film, non regge però il confronto col precedente. Questa volta il regista Darren Lynn Bousman diluisce la caccia all'indizio in un'azione esasperata che uccide la suspense. Pur non mancando qualche buona trovata, anche la caratterizzazione dei personaggi risulta infine troppo scontata e patinata. Da menzionare, invece, l'enigmista del titolo: grazie all'interpretazione di Tobin Bell, risulta ancora più inquietante senza la maschera woodo. Per saltare sulla sedia, bisogna affidarsi a qualche scena sparsa: il forno crematorio, il salto nelle siringhe, la pistola nello spioncino…