"Ci incontreremo 20 anni fa". È la chiosa del singolo di maggior successo di Isabella, che nei primi anni Novanta era una star e oggi ripropone - senza alcun seguito - lo stesso repertorio in un locale di provincia con suo figlio Bruno, chitarrista.

Madre e figlio legati da un rapporto a tratti morboso, Isabella e Bruno si allontanano e si riavvicinano con la stessa velocità di un riff new wave, più simili a sorella e fratello, intrappolati in un amore unico ed esclusivo.

Il tramonto artistico per una e la possibilità di intraprendere un nuovo cammino musicale per l'altro metteranno a dura prova la loro unione.

Ha uno sguardo consapevole e a tratti suggestivo l'esordiente Letizia Lamartire, che al netto di qualche ingenuità e sfumature drammaturgiche gestite non proprio al meglio, confeziona un discreto film capace di sedurre anche grazie - se non soprattutto - alla predominante musicale, trascinante commistione di sonorità new wave e indie rock, con brani originali firmati da Matteo Buzzanca, presente in un cammeo.

 

È in quei bei momenti di atmosfere nostalgiche e lisergiche, negli occhi vivi e stanchi di una Barbora Bobulova in uno dei migliori ruoli della sua carriera, nell'indiscutibile presenza di Federica Sabatini, è Arianna, frontman della rock-band con cui inizierà a collaborare Bruno (Alessandro Piavani), che Saremo giovani e bellissimi dà il meglio di sé. Restando sospeso tra la malinconia di un passato che non tornerà più e l'ambizione di un futuro proiettato su nuovi sentieri.

"Ci incontreremo 20 anni fa".