Oi vita mia, o se preferite il Bella addormentata – il film di Bellocchio su Eluana Englaro – di Pio e Amedeo. Ci arriviamo, intanto l’epilogo delle gemelle Kessler assurge a colpo di marketing.

I due comici pugliesi, alla bisogna anche registi, si (ri)scoprono buoni, perfino buonisti: per fortuna, nella finale resipiscenza portano un ragazzo (affetto da sindrome di) Down a mignotte, altrimenti li avremmo visti anche loro dal Papa.

Comunque, a Vieste Pio (D’Antini, quello più chiaro e meno sveglio) gestisce una comunità di recupero per ragazzi, Amedeo (Grieco, quello più scuro e più tamarro) una casa di riposo per anziani: costretti dalle circostanze, dovranno convergere vite, rogne e sentimenti sotto lo stesso tetto.

Sulla loro abbastanza retta via, troveranno il vecchio Mario (Lino Banfi, che ci fa e ci è), che omaggia Monicelli non solo per l’abitudine a riprendere tutto con una telecamerina…, e la psicologa – il pressbook è ondivago - Nina o Marina (Ester Pantano): sapranno i nostri eroi farci ridere?

La meglio battuta è “la carica dei 104”, in riferimento a una garbata frode con elettrodomestici e aventi diritto alla 104, ma ancor meglio fa il suddetto press-book, enumerando “le tematiche del film” che nemmeno più l’Azione Cattolica, sicché “L’amicizia”, “La crisi del maschio”, “I ricordi”, “La malattia di Mario: il tempo che sfugge, il cuore che resta”, “Religione, spiritualità, perdono”.

Il film offre pure un’emula della borisiana Corinna, un resistibile cammeo di Luca Argentero, la rammentata e sopita suggestione bellocchiana (scherzi a parte, ma per “riflettere” sull’eutanasia ci devono pensare Pio e Amedeo, e i nostri cineasti benpensanti, dormono anche loro?), un anorgasmico e senescente blooper/provino di Harry ti presento Sally sui titoli di coda, i Pooh live dall’ospizio (con Riccardo Fogli ostracizzato...), e – ce lo mettiamo noi – un imperativo morale categorico: incassare, incassare, incassare, ché il cinemino nostro è, ehm, in coma nemmeno troppo vigile, con il box office al 16 novembre di 381.047.852 euro, in calo del 4% rispetto al 2024 e dell’8% rispetto al 2023, ovvero per quanto riguarda le presenze del 5% sul 2024 e del 9% sul 2023.

Riusciranno, appunto, gli arcitaliani dal cuore buono e dalla battuta un po’ ritenuta, i Pio e Amedeo riveduti e corretti dai tempi di Emigratis, a farci cantare Oi vita mia e Oi soldi nostri, cioè loro?