Un grave incidente stradale: un autobus va fuori strada, si rovescia e poco dopo esplode. Matteo uno dei due poliziotti stradali accorsi, riesce a salvare Assia. Lei è l'unica superstite e, quando esce all'ospedale, sente forte il desiderio di rintracciare Matteo, di cui da tempo è innamorata. Sa che si è trasferito a Bolzano e decide di raggiungerlo.  Perso il treno, accetta il passaggio in macchina di Enrico, cabarettista in crisi, che ha un forte motivo per recarsi nel capoluogo altoatesino. Matteo, a sua volta, a Bolzano vuole conoscere il figlio Rocco di nove anni, mai visto dopo aver lasciato la madre Lidia. Si parte dunque da tre storie che cominciano  separatamente e, a poco a poco, convergono, attraverso alcuni fili invisibili. C'è l'attesa per qualche mistero da svelare, per qualche chiarimento che si aspetta di conoscere. Alla fine, se è vero che si capisce il motivo che porta tutti a Bolzano, inspiegati restano alcuni passaggi narrativi, che dovrebbero far lievitare la tensione e invece rendono più arduo i collegamenti tra il perché e il percome.  
Dopo aver diretto spot pubblicitari e cortometraggi, Francesco Prisco, classe 1976, esordisce nel lungometraggio con questo Nottetempo, film di genere che tra i generi è meglio collocare nel noir. Con qualche azzardo di troppo, Prisco spiega di aver volutamente scelto  “di lasciar andare il flusso delle emozioni, senza insistere troppo su dettagli e spiegazioni”. Nel cinema contemporaneo rivoltare la sintassi dei generi può essere operazione audace, rischiosa, eccitante. Forse, dentro il noir certe operazioni fanno fatte con attenzione. Qui si avverte proprio la mancanza di pezzi di racconto, di passaggi che dovrebbero spiegare e invece creano distanza dal copione.
La trama on the road è suggestiva, la cinepresa di Prisco si muove con efficacia ma resta lontana dall'incontro con la metafora tra sogno e realtà. David Lynch si nasce non si diventa. A favore di quest'esordio fatto di inciampi e promesse c'è però un bel cast, con Giorgio Pasotti, il cattivo Matteo; Gianfelice Imparato, il cabarettista; Nina Torresi nel ruolo di Assia; Ester Elisha in quello di Lidia, la donna lasciata da Matteo; Valeria Milillo, che è Giada, una delle vittime dell'incidente, che stava per dare un figlio a Enrico.