Dopo i maturandi di Notte prima degli esami e i disperati di Ex, Fausto Brizzi insiste sulla commedia corale per raccontare stavolta il conflitto atavico tra i sessi e inaugura con Maschi contro femmine un'anomalia distributiva senza precedenti: prima parte di un dittico completato da Femmine contro maschi, in uscita a febbraio, il film è distribuito da 01, mentre il successivo sarà portato in sala da Medusa. È forse questo l'unico, vero tratto distintivo di un'operazione che, almeno per il momento, lascia più di qualche perplessità e ben poco da ricordare: l'intreccio delle vicende - dall'allenatore di pallavolo De Luigi che tradisce la moglie con la schiacciatrice Wurth al triangolo Vaporidis-Francini-Felberbaum (etero uno, lesbica l'altra, bisex la terza...), dalla crisi di mezz'età della Signoris cornificata da Pannofino alla scoperta di attrazione reciproca tra i due vicini di casa Preziosi e Cortellesi - annoia dopo poco e lo sviluppo del racconto è talmente prevedibile da sovrastare anche i pochi momenti davvero divertenti, guarda caso proprio quelli regalati dalle situazioni contingenti e dai “comprimari”, capeggiati dallo sceneggiatore Massimiliano Bruno (nei panni di uno psicologo) e dai protagonisti del prossimo film, Bisio e Solfrizzi su tutti.