“Dov’è il mio Maurizio?”. È proprio questa malsana idea di possesso (“il mio”) che scandisce il chiacchieratissimo, sbilanciatissimo ultimo film diretto da Ridley Scott, regista 84enne che subito dopo l’ennesima immersione nel filone cavalleresco con The Last Duel, torna nelle sale di tutto il mondo (da noi il 16 dicembre) con House of Gucci, film ovviamente “ispirato ALLA storia vera” che portò Patrizia Reggiani ad essere condannata come mandante dell’omicidio del suo ex marito, Maurizio Gucci, avvenuto il 27 marzo 1995 a Milano.

Adattamento del libro di Sara Gay Forden, House of Gucci. Una storia vera di moda, avidità, crimine (The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour, and Greed), basato sulla sceneggiatura di Becky Johnston e Roberto Bentivegna, il film interpretato da Lady Gaga e Adam Driver (film contro il quale la famiglia Gucci ha già annunciato possibili azioni legali) prende sin da subito la deriva – immaginiamo, speriamo, voluta – dell’apoteosi camp, dove a farla da padrone per quasi tutte le 2 ore e 40 di racconto è un miscuglio (a tratti irresistibile, a tratti irricevibile) di confusione elettrizzante e situazioni sempre ben oltre le righe, contrappuntate da una playlist musicale (manca solo Guccy Bag di Sangiovanni...) che spazia dal Ritornerai di Bruno Lauzi alla meravigliosa Here Comes the Rain Again degli Eurythmics, da Ashes to Ashes di David Bowie a Heart of Glass dei Blondie.

Sembra di ritrovarsi dentro una parodia senza freni del Padrino e Dynasty, con Lady Gaga chiamata ad una performance totalizzante e cannibale, volutamente sovrastante rispetto alla mitezza e all’eleganza di un soffocato Adam Driver: certo, potremmo star qui ore a discutere sul presunto accento italiano dell’italiana Reggiani in quella parlata che invece ricorda molto più da vicino un americano moscovita o, ad ampio spettro, sul perché in determinati momenti il contorno parli in italiano (a Roma, a Milano, in Toscana) mentre i personaggi principali continuano a parlarsi in inglese, ma finirebbe per rivelarsi un discorso senza fondo.

(l-r.) Jared Leto stars as Paolo Gucci, Florence Andrews as Jenny Gucci, Adam Driver as Maurizio Gucci, Lady Gaga as Patrizia Reggiani and Al Pacino as Aldo Gucci in Ridley Scott’s HOUSE OF GUCCI A Metro Goldwyn Mayer Pictures film Photo credit: Courtesy of Metro Goldwyn Mayer Pictures Inc. © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.
(l-r.) Jared Leto stars as Paolo Gucci, Florence Andrews as Jenny Gucci, Adam Driver as Maurizio Gucci, Lady Gaga as Patrizia Reggiani and Al Pacino as Aldo Gucci in Ridley Scott’s HOUSE OF GUCCI A Metro Goldwyn Mayer Pictures film Photo credit: Courtesy of Metro Goldwyn Mayer Pictures Inc. © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.
(l-r.) Jared Leto stars as Paolo Gucci, Florence Andrews as Jenny Gucci, Adam Driver as Maurizio Gucci, Lady Gaga as Patrizia Reggiani and Al Pacino as Aldo Gucci in Ridley Scott’s
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(l-r.) Jared Leto stars as Paolo Gucci, Florence Andrews as Jenny Gucci, Adam Driver as Maurizio Gucci, Lady Gaga as Patrizia Reggiani and Al Pacino as Aldo Gucci in Ridley Scott’s
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Incuriosiscono allo stesso tempo alcune scelte francamente incomprensibili, come ad esempio far incontrare Maurizio e Patrizia per la prima volta nel 1978 (cosa avvenuta in realtà otto anni prima, con il matrimonio nel ’72 e la nascita della prima figlia, Alessandra, nel ’76), o tralasciare del tutto il fatto che le figlie fossero due (Allegra, nata nel 1981), per non parlare della “riunione” tra Maurizio e gli esponenti di Investcorp (fondo d’investimento che nell’88 acquisì il 47% delle azioni del marchio, poi il 100% qualche anno dopo estromettendo di fatto la famiglia toscana fondatrice), due dei quali con indosso una tuta vintage dell’A.S. Roma (attualmente in vendita negli store ufficiali), replica della Effegi Sport utilizzata nella stagioni 75-76 dai componenti dello staff tecnico…

Insomma, come spesso accade in operazioni di questo tipo (ma stavolta forse di più), la trascuratezza dell’ancoraggio storico d’insieme finisce per contraddire invece la quasi maniacale ricercatezza nella riproposizione di abiti e pettinature, facendo leva sulla verve e l’esagerazione recitativa di personaggi chiave come Aldo Gucci (Al Pacino), zio di Maurizio che dapprima fa di tutto per riportare il nipote all’interno delle dinamiche aziendali della maison (dopo l’allontanamento volontario a causa della chiusura dei rapporti con il padre Rodolfo, interpretato da Jeremy Irons, che non vedeva di buon occhio Patrizia) e poi viene tradito, o di suo figlio Paolo, al quale Jared Leto regala una performance eccentrica ai limiti della follia.

Al Pacino stars as Aldo Gucci in Ridley Scott’s HOUSE OF GUCCI A Metro Goldwyn Mayer Pictures film Photo credit: Courtesy of Metro Goldwyn Mayer Pictures Inc. © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.
Al Pacino stars as Aldo Gucci in Ridley Scott’s HOUSE OF GUCCI A Metro Goldwyn Mayer Pictures film Photo credit: Courtesy of Metro Goldwyn Mayer Pictures Inc. © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.
Al Pacino stars as Aldo Gucci in Ridley Scott’s
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In fondo, si diceva all’inizio, a regolare l’andamento delirante del film, che in quella tavolata sulla neve di St. Moritz sembra quasi omaggiare il Vacanze di Natale vanziniano, è sempre e solamente il possesso.

Il possesso di un marchio, di una tradizione che però è costretta a fare i conti con il nuovo che avanza (e non a caso viene completamente ribaltata dall’arrivo di Tom Ford come direttore creativo a metà anni ‘90), ma anche, e soprattutto, il possesso delle persone. E la Patrizia Reggiani di Lady Gaga, ad un certo punto subdola manipolatrice capace di dare il via ad un go-down che poi, inevitabilmente, toccherà anche il suo amato Maurizio (che decide di lasciarla e di iniziare una relazione con Paola Franchi). Fino alla decisione più estrema, irrimediabile, che le costò una condanna a 26 anni di reclusione (poi ridotta a 18, fu rilasciata nel 2016 per buona condotta).

La sensazione, dunque, è quasi quella di considerare quell’omicidio come il capitolo conclusivo di una disfatta generale della dinastia Gucci causata in larga parte dalla Reggiani stessa (chiave di lettura abbastanza ardita, a dire il vero), donna che, anche il giorno della condanna in tribunale, pretese di essere chiamata Patrizia Gucci.

Adam Driver stars as Maurizio Gucci and Lady Gaga as Patrizia Reggiani in Ridley Scott’s HOUSE OF GUCCI A Metro Goldwyn Mayer Pictures film Photo credit: Fabio Lovino © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.
Adam Driver stars as Maurizio Gucci and Lady Gaga as Patrizia Reggiani in Ridley Scott’s HOUSE OF GUCCI A Metro Goldwyn Mayer Pictures film Photo credit: Fabio Lovino © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.
Adam Driver stars as Maurizio Gucci and Lady Gaga as Patrizia Reggiani in Ridley Scott’s
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Adam Driver stars as Maurizio Gucci and Lady Gaga as Patrizia Reggiani in Ridley Scott’s
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Photo credit: Fabio Lovino
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“So baby talk to me

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