Difficilissimo non spoilerare questo film. Ma ci proviamo. Siamo in un paese della costa calabrese, un pacifico trentenne viene arrestato per aver minacciato con un coltello un carabiniere. Durante il suo interrogatorio si intrecciano le storie di altri quattro suoi coetanei, amici d’infanzia, tutti traumatizzati da un fatto di sangue a cui hanno assistito da bambini. Un messaggio di uno di loro rompe la quotidianità perché manifesta l’intenzione di voler tornare nel paese calabrese per vendicarsi di qualcosa o qualcuno. Gli amici lasciano subito le loro vite “interrotte” per raggiungerlo ed impedirgli di fare qualche sciocchezza. Loro sono interpretati da Lorenzo Richelmy, Alessio Lapice, Lucrezia Guidone, Giancarlo Commare, Francesco Russo e Romano Reggiani. Nel cast anche Massimo Popolizio.

L’opera seconda di Marco Martani, presentata in concorso nella sezione Panorama Italia di Alice nella città e al cinema con Europictures tra febbraio e marzo del 2024, è liberamente tratta da un monologo teatrale (Zero) di Massimiliano Bruno e fondamentalmente è una storia sulla perdita dell’innocenza, non a caso il titolo: Eravamo bambini.

Tre piani temporali diversi, tre linee parallele, la vendetta che incombe, tanti demoni irrisolti e la totale assenza di affetti dei personaggi: questi gli elementi di un film di genere, un noir, un thriller, che ha la struttura di una tragedia greca corale.

Tra i riferimenti I ragazzi della 56esima strada di Francis Ford Coppola, ma anche Spleepers, un buon cast, un montaggio sapiente, una sceneggiatura riuscita firmata a quattro mani da Marco Martani e Massimiliano Bruno, contribuiscono a fare funzionare questo film. Da vedere.