Dragonheart, dentro al cuore del “mostro”. All’epoca la risposta era nelle stelle, dove riposava l’ultimo della sua specie. Artù, i suoi valori, i cavalieri senza paura, un “ammazzadraghi” sulla via della redenzione, per sfidare il tiranno e riscrivere il destino di un popolo. Come uccidere la bestia, come creare un legame, come addestrarla? How To Train Your Dragon titolava la fortunata serie di romanzi di Cressida Cowell, da cui nasce la saga di Dragon Trainer.

Allora, come oggi, il dilemma dell’esistenza si risolve guardando verso l’alto. Per capire che non siamo soli, in una sorta di riconciliazione tra il cielo e la terra. Bowen (un impavido Dennis Quaid) puntava gli occhi verso una nuova costellazione nel firmamento, Hiccup, giovane sovrano vichingo, costruisce la sua città in verticale, dove uomini e sputafuoco vivono felici. Dall’alto della “montagna” scruta l’orizzonte alla ricerca di inquietanti minacce, e abbraccia il suo regno con animo benevolo. Fino ad arrivare a una raggelante rivelazione per un cartone animato: i sogni non si avverano, i desideri sono solo utopie.

Dragon Trainer – Il mondo nascosto rappresenta la chiusura della trilogia, il finale malinconico di un’epopea dalle emozioni forti. Il cerchio si completa: il nostro eroe non è più un ragazzino, per crescere ha dovuto perdere una parte di sé, anche fisicamente. Lui non ha più una gamba, il suo fedele compagno “alato” (Sdentato) ha una coda posticcia. La spensieratezza cede il passo alle responsabilità, ma anche all’accettazione dell’altro, senza stravolgere la sua natura. Draghi/esseri umani. Le due facce della stessa medaglia, lo yin e yang (Furia Buia e Furia Chiara), la capacità di andare oltre l’aspetto minaccioso e gli aliti roventi.

Una terza avventura per prendere finalmente coscienza delle proprie capacità (Hiccup pensa di non valere niente senza Sdentato), per entrare nel mondo degli adulti (è tempo di sposarsi), e scoprire che cosa significa alzare muri. I sentimenti vengono soffocati dagli interessi, e l’atto d’amore più sincero diventa allontanarsi. Ognuno prende la sua strada, e sopravvive la memoria. Dragon Trainer – il mondo nascosto è una storia di incontri, di abbandoni. Tutti ci sentiamo un po’ orfani, di quando bastava il bacio di un principe per svegliarsi, di quando alle spalle c’era una famiglia di incredibili pronta a levarci dai guai.

L’universo selvaggio costruito dal regista Dean DeBlois è un luogo di lacerante solitudine, di meravigliosi colori. Sembra di tornare sul pianeta di Avatar, di lanciarsi in battaglia a fianco degli indigeni Na’vi. Splendide sequenze di volo, immerse nella furia degli elementi, tra il buio e la luce. Per poi atterrare in mezzo a un gruppo di guerrieri sgangherati, ma dal cuore grande. E andare alla ricerca del mondo nascosto, quello che nasce da una leggenda degli antichi, quello che forse è irraggiungibile, perché coesistere è impossibile, anche al cinema. Da antologia la sequenza di corteggiamento tra Sdentato e la sua “fiamma”.