Coinvolti in un incidente stradale sulla Mulholland Drive, fratello e sorella (Jesse Eisenberg e Christina Ricci) vengono graffiati da una bestia non meglio precisata mentre tentano di trarre in salvo l'altra automobilista, finita in una scarpata. Da questo momento, la loro vita non sarà più la stessa: contagiati da un maleficio, i due scopriranno di possedere dei poteri eccezionali. Wes Craven, regista che a metà degli anni '80 rinverdì i crismi del cinema horror con Nightmare e che, più recentemente, ha riassaporato il successo grazie all'intuizione di Scream, torna dietro la macchina da presa per realizzare questo Cursed, ennesima rivisitazione sui lupi mannari. Una gestazione di tre anni, fra continue riscritture, indecisioni e rimontaggi, per un lavoro che - senza nascondersi dietro ad un dito - passerà quasi sicuramente inosservato. Scritto da Kevin Williamson (già autore dei tre capitoli di Scream), il film non convince da molti punti di vista - due su tutti: la prevedibilità del copione e il non essere particolarmente pauroso - ma si fa apprezzare per disincanto e capacità di non prendersi troppo sul serio, regalando momenti di pura ilarità: in tempi come questi, monopolizzati dalla convinzione che l'horror - per essere credibile e vendibile - debba per forza di cose filosofeggiare e rubare dal vasto serbatoio della produzione asiatica, sono qualità di non poco conto. I licantropi hanno vissuto momenti più gloriosi - e Craven sembra saperlo, girando la scena clou del film in un club degli orrori dove si erge la cera di Lon Chaney Jr. (L'uomo lupo) - ma se ne faranno sicuramente una ragione.