La storia d'amore tra Asli (Canan Kir), brillante studentessa di scienze, e il carismatico Saeed (Roger Azar). Di origine turca lei, libanese lui, si incontrano nella Germania multietnica e multiculturale di metà anni '90. Il colpo di fulmine è immediato, la passione travolgente.

Ad osteggiare il rapporto tra i due la mamma della ragazza, che non vede gli arabi di "buon occhio". Questo non impedirà loro di sposarsi, con Asli che giura fedeltà a Saeed e promette di non rivelare mai i suoi segreti.

Prèmiere mondiale alla 71ma Berlinale, ospitato in Panorama, Copilot di Anne Zohra Berrached (24 Weeks, Two Mothers) è un film che molto meglio di altri riesce a catturare l'al di qua e l'al di là di un evento che ha ribaltato le nostre esistenze. Il titolo originale, Die Welt wird eine andere sein (Il mondo sarà diverso), sintetizza l'ambizione di un'opera che sceglie il focus della love story per raccontare, fuori campo, tutt'altra questione.

Copilot - La regista Anne Zohra Berrached - cr. Christopher Aoun / Razor Film 2021
Copilot - La regista Anne Zohra Berrached - cr. Christopher Aoun / Razor Film 2021
Copilot - La regista Anne Zohra Berrached - cr. Christopher Aoun / Razor Film 2021
La regista Anne Zohra Berrached - cr. Christopher Aoun / Razor Film 2021

A ben vedere, però, l'internazionale Copilot scandisce altresì la natura del rapporto tra i due protagonisti, con Saeed che sogna di diventare pilota d'aerei e Asli che accetta con amore di essere la sua copilota, come suggellato ad inizio racconto da quella suggestiva sequenza che fa librare in volo i due innamorati.

In poco meno di due ore la regista classe 1982, di mamma tedesca e padre algerino, immortala cinque anni di un amore che, a lungo andare, non scema mai, neanche di fronte alle lunghe, in alcuni casi inspiegabili separazioni, che Asli subisce.

La trascinante freschezza della prima parte del film si tramuta poco a poco: dal viaggio a Beirut di Asli, ospite dalla famiglia del marito che la incalza con forza per sapere che fine abbia fatto Saeed, all’improvviso ritorno di lui in Germania, per poi ripartire di nuovo alla volta di Miami.

Un allontanarsi e un ritrovarsi che, come detto, in cinque anni non scalfirà mai il loro sentimento reciproco. Ma la strada intrapresa da Saeed è di quelle senza ritorno. Pilota di un aereo destinato a modificare per sempre le traiettorie esistenziali non solo di Asli (mai consapevole fino in fondo di quanto stesse per accadere), ma del mondo intero.

Copilot - cr. Christopher Aoun / Razor Film 2021
Copilot - cr. Christopher Aoun / Razor Film 2021
Copilot - cr. Christopher Aoun / Razor Film 2021
Copilot - cr. Christopher Aoun / Razor Film 2021

Sorprendente per la nonchalance con la quale vengono gestiti i differenti registri, per la direzione attoriale (sorriso luminoso Canan Kir, magnetico Roger Azar) e per la caotica armonia che solamente la mescolanza di culture e linguaggi riesce a sprigionare (nel film si parla tedesco, inglese, turco e arabo, a volte anche durante un unico dialogo) Copilot, film che racconta di un amour fou ambientato sul filo di un equilibrio prossimo a sbriciolarsi, si dirige con sicurezza – senza sensazionalismi, alternando tenerezza e tensione, poesia e verità – verso un finale affidato al chiuso di un ascensore, in mano una lettera, datata 10 settembre 2001, con impresse parole d’amore e vaneggiamenti di un mondo che, all’indomani, sarebbe sicuramente diventato “migliore”. Non è andata proprio così...