Insicura, timida, impacciata e con la voce tremolante nella vita reale. Superstar canora davanti a una platea plaudente di persone nel mondo del web (per la precisione in [U]: “un’altra realtà nella quale puoi iniziare una nuova vita”). È Suzu, una liceale di diciassette anni, che vive in campagna con il padre, chiusa in sé stessa dopo aver perso la madre da piccola. Ed è anche Belle, il suo avatar, che dà il titolo a quest’ultimo film del maestro d’animazione giapponese Mamoru Hosoda.

Dopo la standing ovation all’ultimo Festival di Cannes, il suo nuovo attesissimo anime, in concorso ad Alice nella Città, uscirà al cinema il 20 gennaio distribuito da Anime Factory - etichetta di Koch Media - in collaborazione con I Wonder Pictures.

Tra i più importanti sceneggiatori e registi del cinema d’animazione a livello mondiale, già candidato all’Oscar nel 2019 per il film Mirai, e a sei anni da The Boy and the Beast, Hosoda, in linea con quest’ultimo, continua il suo percorso e persegue nell’incoraggiare i bambini a crescere nella società di oggi.

Di nuovo protagonista è un’orfana e ancora è un animale, questa volta un drago misterioso, ad attirare la sua attenzione nel mondo parallelo (un mondo presente anche in The Boy and the Beast). E sempre il bullismo (non a caso da ragazzo Hosoda ne è stato vittima) è al centro di questa storia che da un lato si ispira alla tradizione occidentale, la fiaba francese de La bella e la bestia di Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve e ovviamente il relativo film della Disney del 1991, dall’altro alla tradizione orientale, La storia del poeta che si trasformò in tigre di Atsushi Nakjima.

Romanticismo, condito da una bella dose di ironia (esilaranti i vari personaggi innamorati cotti che diventano rossi in viso) da una parte, azione e suspence dall’altra. Un doppio registro, anche visivo, unito dalla comune riflessione sull’amore, sulla morte e sulla vita. E ancor più legato dalle canzoni, e dai suoi testi meravigliosi, che ci conducono con grazia, gentilezza e melodia a scoprire il nostro vero io insegnandoci a liberarci dalle nostre paure. Belle è un inno al futuro e all’amore e un meraviglioso inno alla libertà. E Mamoru Hosoda con il suo Studio Chizu, che con Belle celebra il suo decimo anniversario, si può davvero definire il nuovo Miyazaki. Da non perdere.