Il naufrago del Pacifico

ITALIA 1951
Il giovane Robinson, ansioso di avventure marinaresche, contravvenendo alla volontà ed alla proibizione di suo padre, fugge di casa e si imbarca su di una nave, diretto in terra africana. Diversi anni dopo incontra il vecchio comandante, il quale lo riprende a bordo e lo nomina suo secondo. In seguito ad una violentissima tromba marina solamente Robinson scampa dal naufragio, raggiungendo faticosamente un'isola deserta dove, tratte dalla carcassa della nave armi, strumenti e vettovaglie, con un cane ritrovato per caso, è costretto a vivere in solitudine per diversi anni. Successivamente il giovane riesce a salvare dai cannibali un ragazzo di colore cui dà il nome di Venerdì e che diventa il suo fedele compagno. Finalmente una nave compare all'orizzonte; un gruppo di marinai ammutinati trascina a terra i comandanti legati. Robinson libera i prigionieri e con essi sale a bordo, ristabilendo l'ordine e la disciplina, e con Venerdì ritorna in patria.
SCHEDA FILM

Regia: Jeff Musso, Amasi Damiani

Attori: Georges Marchal - Robinson Crusoe, Nadia Marlowa - Maria, Mauro Sambucini - Venerdi, Amedeo Trilli - Comandante della nave, Piero Pastore

Soggetto: Daniel Defoe - romanzo

Sceneggiatura: Christian Ludy, Jeff Musso, Esmeralda Russo - versione italiana, Ferruccio Biancini - versione italiana

Fotografia: Paul Coteret, Angelo Baistrocchi, Giorgio Orsini

Musiche: Ferdinando Candia, Bruno Nicolai

Montaggio: Georges Arnstam, Mariano Arditi

Scenografia: Jean Douarino, Arrigo Equini, Angelo Zagame

Arredamento: Giovanni Fantacci

Costumi: Fabrizio Carafa

Altri titoli:

Robinson Crusoe

Robinson Crusoë

Le naufragé du Pacifique

Durata: 95

Genere: AVVENTURA

Tratto da: liberamente tratto dal romanzo "Robinson Crusoe" di Daniel Defoe (1719)

Produzione: METROPOLIS TAMBURELLA (ITALIA) CREOLE FILM (FRANCIA)

Distribuzione: REGIONALE

NOTE
- IL FILM, CHE AVEVA PER TITOLO ORIGINALE "ROBINSON CRUSOE" RIMASE INCOMPIUTO E FU RIPRESO PARECCHI ANNI DOPO DA AMASI DAMIANI CON UNA NUOVA EQUIPE TECNICA.
CRITICA
"Le vicende (...) si presentano di difficile realizzazione e, prive di un contorno spettacolare, non sempre riescono a tenere desto l'interesse". ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 52, 1962).