DISPERATAMENTE L'ESTATE SCORSA

ITALIA 1970
Una giovane vedova, Lisa, in vacanza in Sardegna col figlio Maurizio, s'innamora di Alessandro, un ex-agente della Germania Orientale, costretto a riparare all'estero per avere favorito alcune fughe da Berlino Est. Pur ricambiando i suoi sentimenti, l'uomo cerca di staccarsi da Lisa per non coinvolgerla - sapendo che gli ex-colleghi non rinunceranno a fargli scontare il "tradimento" - in una vita di continuo rischio. Dopo una momentanea separazione, però, non solo Lisa non rinuncia ad Alessandro, ma quando scopre che due agenti della Germania Orientale sono riusciti a scoprire il suo rifugio sull'isola, cerca di farlo fuggire in Francia. Purtroppo, il tentativo fallisce e Alessandro, catturato dai suoi inseguitori, viene costretto a salire su un'automobile che dovrà riportarlo a Berlino Est. Lisa riesce però a liberare Alessandro che, impadronitosi di una macchina, si allontana, coi due segugi alle costole, su una strada tutta curve: ad una di queste, l'auto precipita in un burrone e s'incendia. Convinta che Alessandro sia morto, Lisa s'imbarca per il continente. L'uomo, che ha solo simulato un incidente per liberarsi dai suoi inseguitori, sapendo che prima o poi lo troveranno di nuovo, e che per tutta la vita il suo destino sarà quello di essere braccato, per il bene di Lisa, decide di rinunciare per sempre a lei.
SCHEDA FILM

Regia: Silvio Amadio

Attori: Umi Raho, Paola Pitagora - Lisa, Mirella Pamphili, Antonio Gana, Flavio Sorrentino, Loris Bazzocchi, Nino Segurini - Alessandro, Léa Nanni

Soggetto: Silvio Amadio, Luigi Mordini, Roberto Natale

Sceneggiatura: Roberto Natale, Silvio Amadio

Fotografia: Aristide Massaccesi

Musiche: Riz Ortolani

Montaggio: Maurizio Mangosi

Scenografia: Antonio Visone

Durata: 88

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: EASTMANCOLOR

Produzione: GINO MORDINI PER CLAUDIA CINEMATOGRAFICA

Distribuzione: INDIPENDENTI (REGIONALI)

CRITICA
Un ingenuo impasto di buoni sentimenti e situazioni drammatiche, reso però con scarsa efficacia. Poco convincenti gli interpreti alle prese con personaggi evanescenti (Segnalazioni Cinematografiche)