I sogni del signor Rossi

ITALIA 1978
Il signor Rossi, deciso a sfruttare il "week-end" per distendere i nervi provati dalle fatiche quotidiane, induce il fido cane Gastone, governante di casa e brontolone come una moglie, ad andare al cinema. Qui si mette a sognare se stesso nelle vesti di Tarzan, re della giungla. Di nuovo tra le pareti domestiche, diviene un astronauta alle prese con un computer che dà i numeri. Per combattere il diabolico lattaio, si trasforma in Sherlock Holmes seguito da Gastone/Watson. Prende parte alla selezione per la scelta di un attore. Si trasforma in Frankenstein. Combatte contro il mago Merlotto vestendo l'armatura di Lancillotto. La fatidica lampada di Aladino gli fornisce il tappeto volante per recarsi nel palazzo da "Mille e una notte" del potente Saladino. Tornato alla realtà, assediato dai rimbrotti di Gastone che gli cederebbe volentieri il proprio posto nelle faccende domestiche, sogna di tornare al lavoro usuale per avere meno problemi.
SCHEDA FILM

Regia: Bruno Bozzetto

Soggetto: Maurizio Nichetti, Guido Manuli, Bruno Bozzetto

Sceneggiatura: Maurizio Nichetti, Guido Manuli, Bruno Bozzetto

Fotografia: Enzo Lucchesi, Ugo Magni

Musiche: Franco Godi

Montaggio: Giancarlo Rossi

Scenografia: Antonio Dall'Osso

Durata: 80

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Specifiche tecniche: NORMALE, TECHNICOLOR, 35 MM

Produzione: BRUNO BOZZETTO PER ROXI FILM

Distribuzione: LUMEN/ROSATI (1978), DVD: MULTIMEDIA SAN PAOLO (2008)

NOTE
- DIRETTORE ARTISTICO: GUIDO MANULI.

- ANIMAZIONE: EDOARDO CAVALLI, FABIO PACIFICO, GIORGIO VALENTINI, MASSIMO VITETTA.

- LA VOCE ITALIANA DEL SIGNOR ROSSI E' DI CARLETTO ROMANO (NON ACCREDITATO).
CRITICA
"Le caratteristiche tecniche dei disegni di Bruno Bozzetto sono note, così come la sua arguzia, la sua tendenza a mettere in gentile burla l'uomo comune, le sue debolezze, le sue manie, le sue difficoltà. a differenza di altre realizzazioni, questa si rivolge a i grandi (che si riconoscono nelle acute osservazioni di vita e costume) e anche ai piccoli poiché le parodie sono ricavate da noti modelli della letteratura e della cinematografia infantili." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 87, 1979)