L'accusa è: violenza carnale e omicidio

Verdict

FRANCIA 1974
Il Presidente di tribunale Legun una sera, mentre si trova a casa solo con la moglie Nicole, rifiuta di ricevere la signora Teresa Léoni che vorrebbe chiedere pietà per il figlio André sotto processo per la violenza carnale e l'assassinio di Annie Chartier. Leguen, noto per la sua severità, conduce infatti la prima udienza con l'abituale drasticità. Allora Teresa, vedova di un bandito, convinta dell'innocenza del figlio, prende in ostaggio la signora Nicole e ricatta il marito. Questi, avendo tentato invano di far mutare parere alla ricattatrice, cambia atteggiamento e, nonostante la meraviglia generale e le osservazioni del Procuratore Generale, influisce sui giurati fino a strappare loro il verdetto di assoluzione piena. Ma Nicole, bisognosa di iniezioni quotidiane a causa del diabete, pur di servire a corrompere il marito, rifiuta le medicine e muore. Con questa involontaria morte sulla coscienza e dopo la confessione del figlio liberato, Teresa si getta con la macchina contro una muraglia.
SCHEDA FILM

Regia: André Cayatte

Attori: Sophia Loren - Teresa Leoni, Jean Gabin - Presidente Leguen, Julien Bertheau - Avvocato Generale Verlac, Muriel Catalá - Anne Chartier, Michel Albertini - André Leoni, Gisèle Casadesus - Nicole Leguen, Henri Garcin - Lannelongue, Mario Pilar - Joseph Sauveur, Jean-François Rémi - Antoine Bertolucci, François Vibert - Guichard, Michel Robin - Vericel, Daniel Lecourtois - Procuratore, Maurice Nasil - Cacharel, Umberto Raho

Soggetto: Paul Andréota, André Cayatte, Henri Coupon, Pierre Dumayet

Sceneggiatura: Paul Andréota, André Cayatte, Henri Coupon, Pierre Dumayet

Fotografia: Jean Badal

Musiche: Louiguy

Montaggio: Paul Cayatte

Scenografia: Robert Clavel

Costumi: Francine Galliard-Risler

Altri titoli:

Il Testamento

Jury of One

Le Testament

The Verdict

Durata: 95

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANORAMICA, TECHNICOLOR, EASTMANCOLOR

Produzione: LES FILMS CONCORDIA (PARIGI), CARLO PONTI PER COMPAGNIA CINEMATOGRAFICA CHAMPION (ROMA)

Distribuzione: PIC

NOTE
- REVISIONE MINISTERO OTTOBRE 1994.
CRITICA
"Come tutte le più importanti opere di Cayatte, anche questa è abilmente confezionata, adatta ad essere seguita con interesse costante e, infine, stimolante per le sue civiche proposte. L'attacco all'articolo 353 (quello che, nato dalla Rivoluzione francese, anacronisticamente ancora oggi chiede ai dodici giurati popolari di pronunciarsi in base alla loro 'intima convinzione' e con esplicita esclusione di quanto udito o visto in aula; un articolo ironicamente e gustosamente definito: 'lo Spirito Santo che scende sugli Apostoli') sembra essere il bersaglio di questo film. In realtà, più a fondo della critica del regista-avvocato si raccoglie la ripetuta denuncia dell'impossibilità da parte di un meccanismo fatto di uomini, di esercitare una giustizia adeguata. Questo tema è bene evidenziato dal tradimento del giudice brutalmente ricattato e dalla sua impossibilità sia di condizionare il dibattimento, sia di plagiare i giurati." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 78, 1975)