Prigionieri del cielo

The High and the Mighty

USA 1954
Un aereo di linea parte da Honolulu diretto a San Francisco. A bordo ci sono cinque componenti dell'equipaggio e diciassette passeggeri. Tra questi c'è una coppia in luna di miele, una donna elegante un po' attempata ma ancora attraente, un nottambulo e un impenitente dongiovanni. Ad un certo punto del viaggio il giovane sposino, Ken Childs, accusa il dongiovanni di fare la corte a sua moglie e lo minaccia con la pistola. Mentre l'equipaggio rimane con il fiato sospeso, un rumore azzittisce tutti. Si è staccata un'elica dell'aereo. Il primo pilota si lascia andare e perde la calma ma il suo secondo, Dan Roman, prende, di sua iniziativa, le misure necessarie. Per alleggerire l'aereo e fare in modo che non perda quota troppo velocemente e si schianti a terra, fa gettare tutti i bagagli. Tutti credono che sia arrivata la loro ultima ora e si lasciano andare a ripensamenti e analisi sulla propria vita. Solo il coraggio e l'ostinazione di Dan li porteranno tutti in salvo.
SCHEDA FILM

Regia: William A. Wellman

Attori: John Wayne - Dan Roman, Claire Trevor - May Holst, Laraine Day - Lydia Rice, Robert Stack - John Sullivan, Jan Sterling - Sally McKee, Phil Harris - Ed Joseph, Robert Newton - Gustave Pardee, David Brian - Ken Childs, Paul Kelly - Donald Flaherty, Sidney Blackmer - Humphrey Agnew, Julie Bishop - Lillian Pardee, John Smith - Milo Buck

Soggetto: Ernest K. Gann

Sceneggiatura: Ernest K. Gann

Fotografia: Archie Stout

Musiche: Dimitri Tiomkin

Montaggio: Ralph Dawson

Scenografia: Alfred Ybarra

Costumi: Gwen Wakeling

Durata: 147

Colore: C

Genere: AVVENTURA DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, CINEMASCOPE, WARNERCOLOR

Tratto da: romanzo di Ernest K. Gann

Produzione: WAYNE-FELLOWS PRODUCTIONS, BATJAC PRODUCTIONS

Distribuzione: WB

NOTE
- PREMIO OSCAR 1955 PER LA MIGLIORE COLONNA SONORA.

- GOLDEN GLOBE 1955 A JAN STERLING COME MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA.
CRITICA
"Le ansie e le segrete angosce dei ventidue viaggiatori, che aspettano di morire da un momento all'altro, sono analizzate accuratamente e rese con efficacia. Il film è molto lungo, ma malgrado qualche lacuna consegue l'intento di tener desto fino all'ultimo l'interesse dello spettatore." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 37, 1955)