Alla Mostra del Cinema di Venezia è il giorno di Francesco Rosi, Spike Lee e Zac Efron. Il regista italiano, che il 15 novembre prossimo compirà 90 anni, riceve oggi il Leone d'Oro alla Carriera di questa edizione della Mostra in una cerimonia che si tiene nel primo pomeriggio nella Sala Grande del Palazzo del Cinema del Lido, preceduta, alle 14, dalla proiezione del film-inchiesta Il caso Mattei, diretto dal regista nel 1972.
Riceve un premio, il Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmaker Award, anche il regista Spike Lee che porta al Lido fuori concorso Bad 25, il documentario su Michael Jackson realizzato, su richiesta della famiglia della popstar scomparsa, in occasione del 25 anniversario dell'uscita dell'album cult Bad.
Molto atteso in concorso e sul red carpet At Any Price di Ramin Bahrani (quello di Goodbye Solo e Plastic Bag), interpretato dall'idolo delle teenager Zac Efron, questa volta nei panni di giovane ribelle intento a diventare un pilota professionista di auto da corsa.
Già annunciato come uno dei film-scandalo di questa Mostra di Venezia, sfilerà oggi in concorso Paradise: Faith del regista austriaco Ulrich Seidl. Seidl, che già fece scandalo a Venezia con Canicola nel 2001, dedica il suo film al tema del fondamentalismo religioso. Dopo Paradise: Love, incentrato sul turismo sessuale in Kenya di una cinquantenne austriaca, 'Paradise Faith' racconta invece la storia di una missionaria in cerca dell'amore divino. Anna Maria è una cattolica convinta. Devota di Gesù Cristo e del suo esempio, dedica le sue vacanze a un singolare pellegrinaggio. Nella speranza che tutta l'Austria possa essere ricondotta verso sentieri più virtuosi, Anna Maria tutti i giorni va di casa in casa con una delle sue statuette da 40 centimetri raffiguranti la Vergine Maria in modo che tutti possano adorarla.
In mattinata viene proiettato nella sezione Orizzonti un altro titolo molto attesa di questa Mostra: Wadjda di Haifaa Al Mansour, la prima donna ad avere impugnato una cinepresa in Arabia Saudita. La pellicola racconta di una ragazzina che vuole a tutti i costi una bicicletta, pur sapendo che il ciclismo nel suo Paese è vietato alle donne perché considerato uno sport maschile. Decide quindi di vendere prodotti illegali nel cortile della sua scuola ma senza successo. L'unica sua possibilità resta quella di partecipare a un importante concorso per recite del Corano. Wadjda è il primo film interamente girato sul territorio, con un cast tutto saudita, in un Paese in cui non esistono sale cinematografiche.