(Cinematografo.it/Adnkronos) - Claustrofobia ad alta quota. E' l'incubo di Red Eye, nuovo thriller di Wes Craven dal prossimo 21 ottobre nelle sale italiane. Il regista americano, creatore di horror-cult come Nightmare e Scream, ha spiegato come abbia voluto realizzare una pellicola claustrofobica: "Il terrore - ha detto - viene creato senza dover ricorrere a sangue e fantasmi". Red Eye è un thriller psicologico dove nessuno è quello che sembra: "un film sulle paranoie della società". I due protagonisti, interpretati da Rachel McAdams e Cillian Murphy, indossano delle maschere fittizie celando l'uno all'altra la propria reale identità. Quando al terminal dell'aereoporto Lisa Reisert incontra l'affascinante e galante Jack Ripper, non sospetta minimamente che quell'uomo si rivelerà ben più temibile del viaggio aereo che tanto la preoccupava. Durante la traversata, infatti, l'uomo rivelerà d'essere in missione per eliminare il vice segretario alla sicurezza interna, minacciandola di ucciderle il padre se lei non collabora. Intrappolata a 9.000 metri d'altezza senza possibilità di sfuggire alle proprie paure, "la protagonista non ha altra scelta che trovare la forza in se stessa - spiega Craven - Ci sono degli aspetti psicologici molto complessi, è questo che mi ha subito entusiasmato della sceneggiatura di Carl Ellswoth. La conversazione tra Lisa e Jack inizia in modo del tutto innocente finchè le loro rispettive maschere non cadono rivelando la spietatezza dell'uomo e l'inaspettata forza ed il coraggio della donna". A proposito del titolo Craven ha dichiarato che "ci siamo accorti di come sia poco comprensibile al di fuori dell'America dato che Red Eye è il nome di un volo notturno, che copre la tratta Miami-New York, molto utilizzato dagli uomini d'affari e che si chiama così a causa dell'arrossamento degli occhi dovuto alla stanchezza". Il regista ha raccontato come sia ormai difficilissimo realizzare un horror vecchia maniera per la rigidità della censura americana e ha dichiarato come sia proprio quest'ultima, insieme al governo Bush, uno dei suoi incubi più ricorrenti. "Meno male - ha detto a proposito del presidente americano - che durerà solo altri 3 anni".