"Solo il 7% dei giovani non vede un film al cinema almeno una volta a settimana", così la curatrice della ricerca Rapporto Giovani dell'Istituto Toniolo, Rita Bichi, sottolinea l'esito positivo dello studio portato avanti, che conferma comunque un forte interesse da parte dei giovani nei confronti della settima arte.

L'incontro di presentazione in anteprima dei dati della ricerca, che si è svolto – il 4 settembre 2015 – presso lo Spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo (FEdS), nella cornice della 72. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, mostra un quadro completo sulle abitudini, ma anche i gusti, dei giovani (nati tra il 1982 e il 1994). "Ci sono esigenze diversificate e frastagliate – spiega, in merito, il Presidente dell'ANEC-Associazione Nazionale Esercenti Cinema, Luigi Cuciniello –, che rendono difficile individuare il favore del pubblico". "Ad andare spesso al cinema – svela Rita Bichi, docente presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore  – sono soprattutto i maschi, in particolare del Sud. Non vanno al cinema, invece, coloro che non se lo possono permettere". Altro fattore interessante è quello della vicinanza della sala cinematografica, prosegue Rita Bichi: "Il 32,8% ha dichiarato che la sala più vicina dista meno di 5 km dalla propria casa. Al Sud sono ben 67,9% che dichiarano di avere invece un multisala vicino casa, la percentuale aumenta maggiormente al Centro e al Nord. La maggior parte preferisca la sala più vicina a casa, se non ci vanno è perche è tecnologicamente arretrata". Sulla condizione delle sale interviene il Vicepresidente ANEC, Luigi Grispello: "Dopo lo stop degli aiuti dello Stato alla ristrutturazione delle sale, ora sembra che la situazione si sia sbloccata e questo è molto importante".

Sugli interventi statali Maria Giuseppina Troccoli, Dirigente Servizio II - Cinema e Audiovisivo della Direzione Generale Cinema del MiBACT, ha spiegato la linea prescelta dalla DG Cinema: "Abbiamo messo in campo il Tax Credit per le sale storiche e altri interventi. Per i giovani, non facciamo solo in modo che vadano al cinema, ma anche che facciano cinema". Per quanto riguarda la produzione, infatti, prosegue Maria Giuseppina Troccoli: "Parte del budget è stato destinato a giovani che abbiamo meno di 35 anni e ai prodotti destinati al web, che sono spesso realizzati dai più giovani". Fondamentale però è la formazione: "Ci vuole – sottolinea Maria Giuseppina Troccoli – un'educazione al cinema, perché senza quello sarà difficile far andare i giovani al cinema". Infatti, secondo Domenico Dinoia Presidente di FICE-Federazione Italiana Cinema d'Essai "manca proprio la cultura per vedere anche un certo tipo di film, perché ad attirare il pubblico sono soprattutto grandi produzioni spettacolari, visti in sale supertecnologiche".

Una formazione necessaria che viene sostenuta dalla Fondazione Ente dello Spettacolo come confermato dal Direttore Generale Antonio Urrata che ha spiegato come l'area editoriale FEdS sia sempre più impegnata nella produzione di volumi, che come scopo hanno proprio quello di "educare" alla cultura cinematografica. "Tipico della Fondazione è stare in mezzo – sottolinea Presidente FEdS Davide Milani –, al mondo di produzione, esercizio, istituzioni e pubblico. Il Cinema è un'esperienza culturale che sta a cuore alla Fondazione".

La ricerca Rapporto Giovani dell'Istituto Toniolo su Giovani e spettacolo con particolare attenzione al cinema, distribuzione e fruizione è stata realizzata in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore e il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo.