Un piccolo grande film ieri ha avuto il suo momento di celebrità. Non sono bastati gli applausi alla proiezione di Le quattro volte di Michelangelo Frammartino, selezionato alla Quinzaine des rezalisateurs, anche alla festa in suo onore, organizzata dal Torino filmLab e da Cinecitta' Luce, sono piovuti apprezzamenti e congratulazioni. Un'opera poetica e di grande bellezza che Frammartino commosso ha definito un "caprolavoro", a cui le Film francais ha dedicato la copertina (una capra, appunto).
Cannes e' un festival a 360 gradi, mentre scorrono i titoli in competizione, in pole position secondo la critica francese Another Year di Mike Leigh, uno dei suoi migliori sulla vacuità e la solitudine dei nostri tempi, al Marchè passano le opere che vedremo nella prossima stagione. Distributori e selezionatori cercano di arrivare primi, vince chi paga di più.
Intanto la prima defezione: Sean Penn non ci sara' per Fair Game di Doug Liman, motivi umanitari lo trattengono in America. Ma il parterre di giurati tiene alto il livello del glamour, prima tra tutti Kate Beckinsale, bella a qualsiasi ora del giorno, come ha detto il collega Benicio Del Toro. Lui stesso preda continua di fan, che oltre agli autografi, gli strappano baci e abbracci. Simpatico, gentile, un po' schivo e' un cinefilo doc. Il Gattopardo di Visconti gli ha fatto tornare in mente la sua patria, a Puerto Rico come in Sicilia, per usare le parole del protagonista Burt Lancaster, "dormono ancora un lungo sonno".