Si conclude con il pubblico delle grandi occasione la tredicesima edizione dell'IFF - Integrazione Film Festival, concorso cinematografico internazionale di Bergamo e Sarnico a tema "Integrazione", promosso da Cooperativa Ruah e Lab 80 film e con il testimonial d'eccezione Yoon C. Joyce.

Più di duemila spettatori registrati nei giorni della rassegna, da mercoledì scorso fino alla premiazione di ieri sera, che ha visto protagoniste 14 opere tra le due sezioni in gara, documentari e cortometraggi di finzione.

Il premio al Miglior Documentario va a Quasi domani di Gianluca Loffredo (2017): in un antico villaggio calabrese, le vite intrecciate dei suoi abitanti, immigrati e calabresi. Emozioni, stereotipi e paure si scontrano in un ritratto al contempo tenero e drammatico.

Nominato Miglior Cortometraggio di finzione Il mondiale in piazza di Vito Palmieri (2018): dopo la mancata qualificazione dell'Italia ai mondiali di calcio, un gruppo di tifosi organizza un trofeo tra squadre nazionali. Ma i figli dei migranti nati in Italia in quale squadra devono giocare?

Menzione Speciale della Giuria per la sezione documentari a My Tyson di Claudio Casale (2018), incentrato su Alaoma Tyson, campione italiano di boxe pesi Youth, e sul racconto che la madre intesse riguardo al passato della famiglia, al viaggio che li ha condotti in Italia e al presente nella comunità nigeriana di Tor Bella Monaca.

Altra menzione speciale, stavolta per la sezione cortometraggi, a Yousef di Mohamed Hossameldin (2018): Yousef è un cuoco di successo, figlio di immigrati cresciuto in Italia, è alla ricerca di un'identità, oltre che della cittadinanza, dopo l'attentato di Macerata.

Infine, Menzione assegnata dai Servizi Sociali dell'Ambito del Basso Sebino al cortometraggio di animazione Palla prigioniera di Hermes Mangialardo (2019), per le tematiche trattate, relative ai bambini e alle famiglie. Il riconoscimento è intitolata a Carla Casali, scomparsa presidente dell'Associazione Laboratorio Famiglie Solidali di Sarnico.