"Da questa edizione Europa Cinema si concentrerà su un Paese europeo diverso ogni anno. Iniziamo con la Spagna perché riteniamo che la nuova tendenza della cinematografia iberica possa in qualche modo testimoniare il decisivo cambiamento, politico e sociale, che sta accompagnando questa straordinaria nazione". Così Felice Laudadio, fondatore e direttore artistico del Festival Europa Cinema (Viareggio, 2-6 maggio), introduce la più grande novità di questa 24° Edizione che, per l'occasione, rispolvera il disegno realizzato da Michelangelo Antonioni per il manifesto del 1985: "Sulla destra compaiono gli occhi di Picasso e pensavamo potesse essere un buon omaggio al cinema che raccontiamo quest'anno", spiega Laudadio. 
Dieci lungometraggi di recente produzione, inediti in Italia (che saranno valutati da una giuria popolare presieduta dal regista Marco Turco), più dieci cortometraggi selezionati fra una moltitudine di candidati. Poi 4 lezioni di cinema (tenute dalle attrici Marisa Paredes e Angela Molina, dai registi Basilio Martin Patino e Manuel Gutiérrez Aragon) e un incontro con il cineasta Bigas Luna, del quale sarà presentato come Evento Speciale Yo soy la Juani, suo ultimo lavoro. Presieduto da Luciana Castellina e promosso dal Comune di Viareggio e dalla Regione Toscana, con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Provincia di Lucca e della Toscana Film Commission, nonché della direzione generale per il cinema del Ministero spagnolo della Cultura, dell'ICAA e dell'Istituto Cervantes di Roma, il Festival vede anche la partecipazione dell'Ambasciata di Spagna in Italia: "Siamo onorati che proprio il nostro Paese dia il via a questo nuovo corso di Europa Cinema - dichiara l'ambasciatore José Luis Dicenta Ballester - soprattutto perché la cinematografia italiana è stata un punto di riferimento importantissimo nella vita culturale spagnola dagli anni '50 agli anni '70, periodo per noi molto buio a causa della dittatura franchista. Oggi la Spagna è un paese totalmente diverso: non è stato un miracolo, ma un cambiamento sostanziale che, ancora oggi, sempre con difficoltà, proviamo ad alimentare".